Il gruppo attivo nella produzione e distribuzione di articoli di pelletteria ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio in corso con ricavi consolidati per 51,2 milioni, in crescita del 2,8% grazie al trend positivo del canale Dos. Forte il contributo dell’e-commerce (+37,6%), mentre il fatturato wholesale si riduce il 3,5 per cento. Debole l’andamento delle vendite in Italia (-0,7%), che a fine dicembre rappresentano quasi il 74% del giro d’affari complessivo. Indebitamento finanziario netto in calo da 11,8 a 4,4 milioni.
Il CdA della società emiliana ha presentato il fatturato e la posizione finanziaria netta relativa ai primi nove mesi dell’esercizio in corso. Nel periodo i ricavi consolidati sono risultati pari a 51,2 milioni, in crescita del 2,8% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente, grazie alla positiva performance del canale Dos.
Le vendite dei negozi diretti hanno infatti superato i 21 milioni, riportando un incremento del 13,4% a/a, favorito anche dal brillante andamento dell’e-commerce. Le vendite online sono infatti cresciute del 37,6 per cento, con l’export che rappresenta il 39,3% del fatturato del sito. I ricavi del canale Dos a parità di perimetro registrano un aumento dell’1,5 per cento.
Le vendite del canale Wholesale, che al 31 dicembre 2016 costituiscono il 58,9% del fatturato totale, sono risultate in diminuzione del 3,5 per cento, principalmente per il calo delle vendite nel mercato domestico (-7,4% a/a).
Dal punto di vista geografico, i ricavi del gruppo nei primi nove mesi dell’esercizio in corso evidenziano una leggera diminuzione delle vendite sul mercato italiano, che rappresenta il 73,8% del giro d’affari complessivo.
Nel mercato Europeo, il gruppo ha invece registrato un fatturato di 10,7 milioni, in crescita del 30,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2015/2016, trainato dalle vendite in Russia e in Germania. Nell’area geografica extra europea il fatturato, che evidenzia un incremento negli Stati Uniti del 18,4 per cento, è diminuito complessivamente del 24,3% a/a, per effetto della chiusura di tre negozi nell’area Far East e alla cessazione di alcuni rapporti con clienti esteri.
A fine dicembre 2016 il gruppo presenta un indebitamento finanziario netto pari a 4,4 milioni, in netto miglioramento rispetto agli 11,8 milioni di un anno prima.
La posizione finanziaria netta include tra l’altro il pagamento di 1,675 milioni relativo alla prima tranche del prezzo di acquisto dell’80% del capitale della società Il Ponte Pelletteria (ora The Bridge). Il Debt net a fine anno non comprende la controllata The Bridge i cui dati verranno consolidati a partire dal 1 gennaio 2017.