Le azioni del gruppo italo americano corrono a Piazza Affari segnando intorno alle 14:30 un +2,7% contro il -1,6% del Ftse Mib. Il titolo torna dunque in area 9 euro, con un picco a 9,09 euro, per la prima volta dal settembre 2013.
Ad innescare gli acquisti hanno contribuito alcuni rumors secondo cui Cnh starebbe valutando la possibile cessione della divisione delle Macchine per costruzioni a delle società di private equity. Tale business nel 2016 ha registrato un calo del fatturato di circa il 9% a 2,3 miliardi di dollari, pari a poco meno del 10% del giro d’affari complessivo del gruppo.
L’utile operativo è stato di 2 milioni di dollari rispetto ai 90 milioni nel 2015. Una contrazione dovuta principalmente ai minori volumi e al mix prodotto sfavorevole, in particolare nella gamma dei prodotti pesanti in Nafta e Latam, e a prezzi netti inferiori.
Commento:
La notizia non è confermata e appare comunque poco credibile, dato che, visti i numeri sopracitati, al momento l’asset verrebbe svenduto poiché genera ricavi ma non utili, fatta salva l’ipotesi che il potenziale interessato compratore riconosca un premio consistente valutando la business unit agli stessi multipli di caterpillar (1.5x le vendite) pur non generando utili.
Infatti non sembrerebbe in linea alla strategia adottata finora da Sergio Marchionne la dismissione di un asset senza massimizzarne il ritorno, in quanto il gruppo ha le possibilità di ristrutturare tale business all’interno, dato il suo peso relativo, per poi trarre profitto da un’eventuale vendita. Inoltre al momento la società non sembra avere necessita di cedere asset per ricorrere a una riduzione della leva finanziaria, con il gruppo che ha in essere un percorso per tornare investment grade.
Considerando i multipli di un colosso del settore come Caterpillar e quelli di Cnh il possibile prezzo potrebbe essere compreso in un range molto largo di 1,5-3,5 miliardi. Vendere a meno dei multipli delle vendite di Caterpillar sarebbe come lasciare tutto il potenziale di rivalutazione ai compratori per ridurre la leva di cui non vi è necessità impellente e a svantaggio degli azionisti di Cnh. Il potenziale compratore ai multipli di Caterpillar vedrebbe vanificato il vantaggio per cui allontanerebbe l’interesse eventuale. Ecco perchè riteniamo il rumor poco fondato. La cessione di Iveco avrebbe molto più senso e genererebbe una chiara rifocalizzazione del gruppo nei veicoli agricoli diventando dunque una società meno complessa. D’altronde le sinergie fra i veicoli commerciali come camion e bus con le macchine agricole sono molto limitate se non esistenti.