I consumi sul territorio domestico a dicembre aumentano dello 0,3%, rispetto all’invarianza registrata per novembre, mediando soprattutto la crescita dell’1,2% della componente Beni e servizi per la mobilità ed il lieve progresso dei Beni e servizi per la casa dello 0,3 per cento.
Dalla lettura dei dati relativi ai consumi di dicembre diffusi da Confcommercio, emerge che l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segna una crescita dello 0,3% rispetto ad novembre e dello 0,5% su base annua.
Per contro a gennaio la fiducia delle famiglie è tornata a diminuire dopo il miglioramento di dicembre, riflettendo soprattutto le preoccupazioni circa le prospettive a breve dell’economia.
Diversamente dal lato degli operatori economici nel loro complesso si rileva un miglioramento della fiducia con sentiment tuttavia diversificati in relazione alle dinamiche settoriali.
In particolare, nell’ambito del manifatturiero si registra un miglioramento per il secondo mese consecutivo. Un trend che riflette essenzialmente l’andamento a breve degli ordini che a gennaio sono indicati in progresso dello 0,7% su dicembre.
La dinamica che caratterizza l’ICC di dicembre (+0,3%), migliorata rispetto all’invarianza di novembre, è determinata dal progresso sia della domanda di beni (+0,3%) che della componente servizi (+0,1%).
Osservando i dati relativi alle singole aree di spesa, si rileva come l’incremento maggiore sia stato registrato dai Beni e servizi per la mobilità. Questi ultimi, saliti dell’1,2% proseguono, seppur ad un ritmo più contenuto, lungo il trend positivo del mese precedente ascrivibile al recupero della domanda di auto e di moto da parte dei privati. In aumento anche i Beni e servizi per la casa, con un +0,3%, e le componenti Alimentari, bevande e tabacchi, nonché Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa, entrambe con un +0,1 per cento.
Settore quest’ultimo dove è operativa Marr, società quotata al segmento Star di Borsa Italiana, che nei primi nove mesi del 2016 ha riportato ricavi pari a 1.174,2 milioni, in progresso del 4,5% rispetto al pari periodo del 2015.
Invariati invece gli acquisti di Beni e servizi ricreativi, Beni e servizi per le comunicazioni, Beni e servizi per la cura della persona ed Abbigliamento e calzature.
Le tendenze a breve termine dei prezzi al consumo, sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che ne determinano la formazione, indicano per il mese di febbraio 2017 un aumento dello 0,2% rispetto a gennaio.