Impiantistica – Nuovi massimi storici per Prysmian a 25,36 euro

Il Ftse Mib termina le contrattazioni a 19.116,04 punti (-1,1%). L’indice Ing&Imp. chiude stabile a 466,70 punti, e l’indice europeo è a 710,99 punti (-1%). Protagonista del comparto Prysmian che guadagna 1,4% segnando i nuovi massimi storici a 25,36 euro.

 Il Ftse Mib termina le contrattazioni settimanali a 19.116,04 punti (-1,1%). L’indice Ing&Imp. chiude stabile a 466,70 punti, e l’indice europeo è a 710,99 punti (-1%).

Per quanto riguarda il comparto ing&imp, le big cap chiudono in direzioni opposte. Prysmian (+1,4%) nonostante la correzione di mercato segna i nuovi massimi storici a 25,36 euro con una performance cumulata negli ultimi 3 mesi del 18 per cento. La società sta beneficiando dei progressi delle attività sulla banda larga in Italia. Ricordiamo inoltre che in settimana c’è stata anche la firma di un contratto sottomarino in Uk. Leonardo Finmeccanica invece cede lo 0,6% principalmente a causa della condanna in primo grado dell’amministratore delegato Mauro Moretti. Calo in buona parte recuperato nel corso della settima grazie alle dimostrazioni di fiducia di governo e Cda, i quali hanno chiarito che la posizione di Moretti non è a rischio.

Per lo più in rosso i titoli delle mid cap. Giù quelli delle società di costruzioni. Salini Impregilo cede il 2,6% a 2,91 euro, mentre Astaldi il 2,4% a 5,91 euro. Trevi perde il 2,1% a 1,02 euro. Ricordiamo però che Salini e soprattutto Astaldi vengono da performance importanti degli ultimi 3 mesi, rispettivamente +19,2% e +61,3 per cento. Leggermente in flessione Fincantieri (-0,5%).