La riforma del gioco proposta dal Governo nell’ultima Conferenza Unificata non ci sarà senza l’accordo con gli enti locali. Lo sottolinea il sottosegretario Pier Paolo Baretta aggiungendo che il clima per arrivare a una soluzione condivisa sembra proprio non esserci.
Se non sarà raggiunta un’intesa potrebbe saltare anche la legge di Stabilità 2016, che prevede una riduzione delle slot nell’ordine del 30% in quattro anni. Evidentemente questo taglio delle slot non basta agli enti locali per diminuire la possibilità di giocare.
Il Governo quindi non ha alcuna intenzione di prendere una decisione unilaterale senza il consenso degli enti locali, anche perché potrebbero emergere contenziosi con concessionari nazionali come Snai e Igt (attiva in Italia con il marchio Lottomatica).
Senza contare che manca ancora un’intesa per poter procedere alle gare per le nuove aggiudicazioni per il gioco terrestre, cioè su eventi sporti, ippici e non sportivi. Qualora il Legislatore fosse costretto a prorogare oltre il 2017, ci saranno implicazioni sia per gli operatori privi di titolo che di compatibilità con la normativa europea.