Telecom Italia – Crescono i margini e diminuisce l’indebitamento nel 4Q 2016

Il CdA della compagnia telefonica ha comunicato i risultati preliminari dell’ultimo trimestre 2016, che confermano il miglioramento già intrapreso nel trimestre precedente e risultano sostanzialmente in linea con le stime degli analisti. I ricavi sono cresciuti su base annua del 5,3% a circa 5,1 miliardi (+0,8% la crescita organica) e l’Ebitda è aumentato del 55% a 2,1 miliardi (+5,9% la crescita organica). In riduzione l’indebitamento finanziario netto rettificato a 25 miliardi, in calo di 1,6 miliardi rispetto a fine settembre 2016. La  copertura 4G ha raggiunto oltre il 96% della popolazione superando i target.

Il gruppo Telecom Italia raccoglie i frutti dell’implementazione del piano strategico intrapreso sia in Italia che in Brasile. Confermata nel quarto trimestre la crescita dei ricavi consolidati, aumentati del 5,3% a circa 5,1 miliardi (+0,8% la crescita organica) invertendo il trend dei precedenti 18 trimestri. Superate le stime degli analisti che indicavano ricavi in aumento del 2,6% a circa 5 miliardi.

La positiva performance è ascrivibile alla Business Unit Domestic, con un giro d’affari salito in termini organici del 2,7%, dopo il +1% del precedente trimestre e  in sensibile miglioramento rispetto alla contrazione del quarto trimestre 2015 (-2,6%). Superate le stime degli analisti che si aspettavano una lieve contrazione dello 0,6%. Positivi nel periodo i ricavi del fisso (+1,5%), sostenuti anche dalle offerte innovative. I ricavi da servizi mobile segnano nel periodo un’inversione del trend con una performance positiva  per il 2,2% (-4,4% terzo trimestre, -5,6% secondo trimestre, -7,9% primo trimestre.

Nel periodo in esame, l’Arpu, ossia il ricavo medio per utente, è cresciuto a 13,3 euro al mese rispetto ai 12,8 euro del quarto trimestre 2015.

La controllata brasiliana conferma il trend di recupero già evidenziato nel trimestre precedente, con una riduzione delle vendite in valuta locale contenuta all’1,7%  (rispettivamente -5,2% nel terzo, -12,4% nel secondo e -15,3% nel primo trimestre 2016). Un andamento legato ad un efficace riposizionamento sul segmento post-pagato che ha visto il rafforzamento dei principali indicatori operativi.

Sul fronte dei margini si evidenzia il sensibile recupero dell’Ebitda, in ascesa del 54%  a 2,1 miliardi, peraltro in linea con il consensus (+52%). L’Ebitda adjusted in termini organici e al netto delle componenti non ricorrenti  registrerebbe un aumento del 5,9%, in miglioramento rispetto al calo del 7,5% del primo trimestre 2016. La performance è ascrivibile all’avvio del piano di ristrutturazione intrapreso dalla Unit Domestic nel 2° e in Brasile nel 3° trimestre.

L’Ebitda organico del business Domestic segna una crescita su base annua dell’8,4% e quello brasiliano sale del 2,8%, in recupero per il secondo trimestre consecutivo.

Nel periodo ottobre-dicembre  l’indebitamento finanziario netto rettificato si è attestato 26,7 miliardi, in miglioramento di 1,6 miliardi rispetto ai 27,3 miliardi di fine settembre 2016, per la generazione di cassa a cui si aggiunge il rafforzamento patrimoniale derivante dalla conversione del Mandatory Convertible Bond per 1,3 miliardi.