Nelle ultime cinque sedute il Ftse Mib è sceso dell’1,1% in area 19.100 punti. Volatile il Ftse Italia Servizi Pubblici, che a inizio della scorsa settimana ha sofferto il rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato, ma ha poi recuperato chiudendo l’ottava in area 22.400 punti (+0,2% rispetto alla chiusura di venerdì 27 gennaio). L’Euro Stoxx 600 Utilities ha invece segnato una flessione dello 0,7% s/s.
La migliore fra le Big Cap è stata Italgas (+2,2%), con Lazard Asset Management che lunedì scorso ha acquistato una quota pari al 5,038% del capitale, diventandone terzo azionista dopo CDP Reti (26%) e Snam (13,5%). Bene anche Terna (+1,6%), che tramite la controllata Terna Plus ha firmato un accordo con Planova per l’acquisizione di due concessioni di durata trentennale per realizzare circa 508 km di infrastrutture elettriche in Brasile. Il valore complessivo del contratto è di circa 180 milioni di dollari.
Tra le Mid Cap si è distinta Iren (+2,7%), nonostante il Consiglio comunale di Genova abbia nuovamente rimandato la ratifica del term-sheet per l’ingresso della multi-utility nel capitale di Amiu (Azienda multi servizi d’igiene urbana).
Fra le Small Cap lettera su Alerion Clean Power (-2,9% su base settimanale) nella settimana in cui l’Assemblea dei soci ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2017-2019, con 8 membri proposti nella lista presentata dal socio al 29,36% FRI-EL Green Power, risultata la più votata, a eccezione del consigliere Brianza, che figurava nella lista presentata dai soci al 38,93% Edison e F2i. Josef Gostner (già CEO di FRI-EL) è stato nominato presidente e amministratore delegato di Alerion, mentre Georg Vaja (già CFO di FRI-EL) quale vice presidente con deleghe operative.