Aim – Indice debole, ancora denaro su Smre (+12,4%)

Prima seduta di settimana in rosso per i principali listini europei con Milano maglia nera per l’impennata dello Spread Bund-Btp . Il Ftse Mib ha infatti lasciato sul terreno il 2,2% a 18.694 punti frenato in particolare dai titoli bancari. Il Dax di Francoforte ha chiuso in ribasso dell’1,2%, l’Ibex 35 di Madrid arretra dell’1,1% e il Cac 40 di Parigi dell’1%, mentre il Ftse 100 di Londra contiene le perdite allo 0,2 per cento.

Il Ftse Aim Italia ha chiuso poco mosso segnando un – 0,3% a 8.105 punti, con sole 20 società in territorio positivo, sottoperformando sia il London Ftse Aim 100 che il London Ftse Aim All Share, entrambe in rialzo rispettivamente dello  0,2% e 0,3 per cento. I volumi scambiati sono risultati pari a  4.194.316, più che dimezzati rispetto alla media delle precedenti 5 sedute.

Prosegue la salita iniziata a metà gennaio di Smre che, dopo essere stata in asta di volatilità con un progresso teorico di oltre il 12%, ha chiuso la sessione con un guadagno del 12,4% a 4,10 euro con 87.500 azioni passate di mano. Da inizio anno il titolo si è apprezzato del 72,3 per cento.

Acquisti anche su Glenalta Food (+0,4% a 11,21 euro) con 15.600 azioni trattate. Ieri è stata comunicata la stipula dell’atto di fusione di GF Group in Glenalta Food che, alla data di efficacia prevista per il 13 febbraio 2017, assumerà la denominazione sociale di Orsero e rimarrà quotata all’Aim, concludendo così la business combination tra le due realtà. Al servizio dell’operazione Glenalta effettuerà un aumento di capitale da 55 milioni con emissione di 5.590.000 nuove azioni da attribuire all’unico azionista di GF Group, FIF Holding,  con un rapporto di cambio pari a 43 azioni ordinarie Glenalta ogni 50 azioni ordinarie GF Group. Pertanto il capitale della nuova realtà sarà pari a 64,5 milioni, suddiviso in 13.590.000 azioni ordinarie, e 150 mila azioni speciali. FIF Holding deterrà il 41,1% di Orsero (pari al 40,7% del capitale sociale complessivo).

Si segnala che Casta Diva Group (-1,9% a 2,11 euro con 1.000 pezzi trattati), multinazionale attiva nel settore della comunicazione, ha reso noto il deposito della perizia giurata dell’esperto nominato dal Tribunale, con la determinazione del valore di recesso delle azioni della società Blue Note in 2,28 euro per azione. Valore che risulta inferiore ai 2,30 euro  determinato dal CdA di Blue Note e oggetto di contestazione da parte di due soci. Casta Diva Group cominicherà al mercato le modalità e le tempistiche di esecuzione della liquidazione delle azioni oggetto del recesso.

Tra le società in rosso si segnala Energy Lab che ha ceduto il 4,6% a 0,70 euro con 53.000 azioni passate di mano. La società ha reso noto che Alessandro Gregotti, direttore generale e finanza, cesserà il proprio rapporto di lavoro dal prossimo 15 marzo.