L’indice infrastrutture italiane ha terminato la prima seduta della settimana in flessione dell’1,9%, sottoperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (-0,8%) e sovraperformando il Ftse Mib che cede il 2,2% a causa del peso esercitato sulle banche da uno Spread di nuovo in crescita. Una tendenza che è stata acuita dalla candidatura dell’euroscettica Marine Le Pen alle presidenziali francesi e dalle ipotesi di creare un’Europa a due velocità.
All’interno del listino principale, Atlantia chiude in negativo dell’1,9 per cento. Tra le società del Mid Cap spicca ancora una volta Aeroporto di Bologna, unico segno più del comparto, che mette a segno il +1,4% aggiudicandosi la miglior performance del comparto. Questa è l’11esima seduta di guadagno per lo scalo emiliano che da inizio anno ha aumentato il valore delle proprie azioni di oltre il 40 per cento. Performance flat di Rai Way mentre Sias e Inwit limitano le perdite allo 0,8 per cento. Ribassi oltre il punto percentuale per le società a piccola capitalizzazione.
I dati preliminari sull’inflazione di gennaio in Italia forniti dall’Istat si attestano a +0,9% su base annua e +0,2% su base mensile, sostanzialmente in linea con il consensus raccolto da Bloomberg (+0,9% a/a e +0,3% m/m). L’inflazione rappresenta un elemento essenziale non solo per i gestori di autostrade come Atlantia, SIAS e ASTM, ma anche per gli operatori di infrastrutture aeroportuali come AdR e SAVE.