Avvio poco mosso per le borse europee sulle quali continua a gravare il clima di incertezza politica e il rialzo dei rendimenti governativi. Milano tenta un timido rimbalzo in apertura, con il Ftse Mib che intorno alle 9:15 segna un +0,2 per cento. Segno più anche per il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,1%), mentre non si stacca dalla parità il Cac 40 di Parigi. In calo, infine, l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%)
In una giornata priva di spunti macro rilevanti, lo spread Btp-Bund riparte dai massimi toccati ieri in area 200 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,36 per cento. Ancora sui massimi di tre anni anche il differenziale tra il decennale francese e l’omologo tedesco in area 78 basis point.
Intanto continua la risalita del dollaro nei confronti dell’euro portando il cambio EUR/USD a 1,069. Il biglietto verde rimonta anche nei confronti dello yen con il cambio USD/JPY che recupera quota 112,1 dopo aver toccato un minimo a 111,75.
Tra le materie prime, l’oro ha approfittato dell’incertezza politica sia in Usa che in Europa, bucando al rialzo la soglia dei 1.230 dollari l’oncia. Leggero rimbalzo del petrolio con il Brent a 55,8 dollari e il Wti a 53,1 dollari.
Tornando a Piazza Affari, ancora volatile UNICREDIT (-0,7%) nel secondo giorno dell’operazione di aumento di capitale. Secondo fonti di stampa, Leonardo Del Vecchio è intenzionato a sottoscrivere l’aumento da 13 miliardi di euro, mentre Caltagirone “sta ancora riflettendo”.
Partenza positiva per FINECO (+1,5%) in attesa dei conti, mentre apre poco sotto la pari YOOX (-0,2%) che oggi pubblicherà il preconsuntivo.
Nell’automotive, ancora acquisti su CNH (+1%) con Goldman Sachs che ha confermato il titolo nella Conviction Buy List.
In calo invece FCA (-0,8%). Secondo fonti di stampa i Ministeri dei trasporti italiano e tedesco hanno trovato un accordo in merito alle accuse sulle violazioni degli standard sulle emissioni di alcuni modelli del gruppo. Intanto l’Autorità Antifrode francese ha trasmesso le conclusioni delle sue indagini sulle emissioni inquinanti di vetture diesel Fca al tribunale di Parigi, indicando che adesso tocca alla Giustizia dare seguito a quanto giudicherà necessario per le presunte mancanze.