Unicredit – Inverte la rotta e recupera a Piazza Affari

A metà mattina le azioni del gruppo impegnato in una ricapitalizzazione da 13 miliardi hanno interrotto il calo, che ieri le aveva spinte all’ingiù del 6,8% e alle 12:25 segano un incremento dell’1,3 per cento. In rialzo anche i diritti. Questo andamento lascia presagire un buon esito dell’operazione di aumento di capitale.

Unicredit volge in positivo a Piazza Affari a metà mattina. I titoli della banca, impegnata nell’operazione di ricapitalizzazione da 13 miliardi di euro, registrano alle 12:25 un incremento dell’1,3% a 12,37 euro, mostrando un andamento in controtendenza rispetto all’indice di riferimento che segna un calo dello 0,17 per cento. In aumento anche i diritti che guadagnano il 3,3% a 10,94 euro. Il rialzo delle azioni, che ha iniziato a evidenziarsi dopo le ore 11:30, è accompagnato da notevoli volumi degli scambi. A metà seduta sono passati di mano 15,8 milioni di titoli, contro una media degli ultimi 3 mesi pari a 13,7 milioni.

L’andamento rappresenta un segnale molto positivo del possibile successo dell’operazione che è una delle maggiori realizzate in Europa in termini di dimensioni. Nella seduta di ieri i titoli della banca guidata da Jean Pierre Mustier avevano lasciato sul terreno il 6,8%, mentre i diritti erano scesi del 18,85% a 10,59 euro. Un movimento allineato che non lasciava spazio ad arbitraggi, se si considera che le condizioni dell’aumento prevedono la sottoscrizione di 13 nuovi titoli ogni 5 posseduti.

COMMENTO

Il recupero di oggi va a supportare l’impressione che nel calo di ieri avessero agito soprattutto i timori legati al settore finanziario tricolore, dopo le dichiarazioni della candidata francese Marine Le Pen sul suo sostegno all’uscita dall’euro della Francia, in caso di vittoria alle elezioni, e quella della cancelliera tedesca Agela Merkel, che aveva paventato l’idea di un’Europa a due velocità. Notizie che avevano rinfocolato le vendite sui titoli di Stato italiani, alzando lo spread con quelli tedeschi a livelli massimi dagli ultimi tre anni. Il calo di ieri non sarebbe quindi indicatore di una scarsa propensione da parte degli investitori a partecipare all’operazione.