Dopo una seduta poco mossa Milano frena nel finale appesantita dalle banche, mentre sullo sfondo rimane un clima di incertezza politica legata soprattutto a un’eventuale vittoria della candidata antieuropeista Marine Le Pen alle presidenziali francesi. Il Ftse Mib archivia le contrattazioni con un lieve calo dello 0,2% a 18.662 punti.
Ribasso più marcato per il Ftse Italia Automobili e Componentistica, che segna un -1,4% rispetto al -0,5% del corrispettivo indice europeo.
Sul settore pesa soprattutto la flessione del 2,9% di Fca, tra i dati negativi relativi al mercato brasiliano e il riaccendersi dei timori sulla questione delle emissioni. In attesa di un accordo con la Germania per chiudere la vicenda dieselgate, infatti, è arrivata la notizia che si potrebbe aprire una nuova indagine anche in Francia.
Resiste poco sotto la parità Brembo (-0,1%) con il presidente Bombassei che ha dichiarato di non essere preoccupato per l’adozione di politiche protezionistiche da parte degli Stati Uniti soprattutto nei confronti del Messico. Rimbalzo per Ferrari (+0,4%), mentre continuano gli acquisti su Cnh (+1,5%) che chiude sopra i 9 euro con Goldman Sachs che ha confermato il titolo nella Conviction Buy List.
Tra le piccole capitalizzazioni, male in particolare Sogefi e Landi Renzo, in calo rispettivamente del 6,2 e del 5,4 per cento.