“Spero che sia in corso e che si concluda rapidamente” il piano per la creazione di un polo nazionale delle infrastrutture per la trasmissione del segnale telefonico e televisivo, ha commentato ieri il sottosegretario allo Sviluppo con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, aggiungendo che il principale paletto del governo Gentiloni è quello di una aggregazione a maggioranza pubblica.
Il primo tentativo di consolidamento del settore risale al 2014, quando Ei Towers aveva tentato l’alleanza con Rai Way. Il progetto si era arenato anche a causa del nodo del mantenimento della maggioranza in capo a Rai.
Nel frattempo sia da Mediaset sia dalla stessa Ei Towers sono arrivati numerosi messaggi di apertura come evidenziato da Pier Silvio Berlusconi in occasione della presentazione del piano al 2020 che la società delle torri è considerata un asset “no core” da Cologno Monzese e che l’obiettivo è una sua valorizzazione nell’ambito di una alleanza.
“Dipende se la presenza di Inwit può avere un senso industriale in un progetto di questo tipo” è stato il parere del sottosegretario Giacomelli sull’eventuale coinvolgimento di Inwit, la società delle torri tlc controllata da Telecom Italia.
Intorno alle 11:15 il titolo Ei Towers, che lunedì ha staccato il dividendo straordinario da 3,6 euro per azione in pagamento da oggi, guadagno il 4,2% a 49,38 euro. Sale ancora più in alto Rai Way (+5,7% a 4 euro), mentre Inwit segno il 1,4% a 4,36 euro.