Mercati – Europa cauta a metà seduta, a Milano crolla Yoox

Prosegue all’insegna della cautela la seduta delle borse europee, ancora alle prese con le preoccupazioni legate al futuro della zona euro. Intorno alle 11:45 i principali listini continentali scambiano poco distanti dalla parità, con il Ftse Mib di Milano e il Ftse 100 di Londra in calo dello 0,1% e il Dax di Francoforte e l’Ibex 35 in rialzo dello 0,1 per cento. Meglio il cac 40 di Parigi, che registra un +0,6 per cento.

In una giornata priva di appuntamenti rilevanti, a tenere banco continua ad essere l’incertezza politica che rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza dell’Unione europea, a cui si aggiungono le rinnovate tensioni sul debito della Grecia.

È arrivato infatti un nuovo monito del Fondo monetario internazionale, con il paese ellenico che rischia ancora di uscire dall’euro, dato lo stallo delle trattative con i creditori internazionali.

Timori che continuano a penalizzare la moneta unica sulle altre valute, con il cambio EUR/USD sceso a 1,065 e l’EUR/JPY a 119,7. Sostanzialmente stabile, invece, l’USD/JPY a 112,3.

Intanto calano leggermente i rendimenti dei bond governativi, con il decennale italiano al 2,32%, lasciando però lo spread Btp-Bund su livelli di guardia in area 200 punti base.

Secondo l’Istat, comunque, l’economia italiana si muove verso prospettive di miglioramento nei prossimi mesi, vedendo un proseguimento dell’attuale ritmo di crescita del Pil.

Tra le materie prime, l’oro resta sui massimi da novembre in area 1.235 dollari l’oncia, mentre il petrolio arretra in scia alle previsioni di consumi in calo e le prospettive di aumento della produzione. In attesa dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa, che dall’accordo raggiunto in novembre dall’Opec hanno in realtà perso in parte la funzione di catalyst di mercato, il Brent (-0,8%) viaggia a 54,6 dollari e il Wti (-1,1%) a 51,6 dollari.

Tornando a Piazza Affari, recuperano terreno le utilities con SNAM (+1%) e in particolare ENEL (+1,1%), sostenuta anche dalla promozione del giudizio sul titolo da parte di Morgan Stanley da equal ad overweight. In rosso invece i petroliferi in scia al ribasso del greggio, con ENI (-1%), TENARIS (-2%) e SAIPEM (-0,5%).

Tra i bancari prosegue in rialzo UNICREDIT (+0,4%) al terzo giorno dell’operazione di aumento di capitale. In calo INTESA (-1%) che dovrebbe ricevere entro il prossimo 20 marzo le offerte vincolanti per l’acquisto di un portafoglio di npl da 2,5 miliardi. Sempre nel comparto del credito poco mossa MEDIOBANCA (-0,1%) in attesa dei risultati.

Nell’automotive, rimbalzo per FCA (+1,8%) sempre al centro delle vicende sulle emissioni, con gli acquisti che premiano anche BREMBO (+1,2%) e FERRARI (+0,6%).

Crolla, infine, YOOX (-4%) in scia alla comunicazione dei dati sulle vendite del quarto trimestre 2016, che nonostante il progresso rispetto al pari periodo 2015 sono risultate inferiori alle attese del mercato.