Bper – Nel 2016 utili a 14,3 mln, proposto dividendo a 6 centesimi

Bper ha approvato i risultati preliminari consolidati del Gruppo del 2016.

L’utile netto dell’esercizio si è attestato a 14,3 milioni, in calo rispetto ai 220,7 milioni nel 2015.

Il cda ha proposto un dividendo cash di  6 centesimi per azione.

Continua il miglioramento dell’asset quality in presenza di politiche di accantonamento particolarmente conservative :

– stock lordi di crediti deteriorati e sofferenze in calo rispettivamente dell’1,9% e dell’1,0% da fine 2015 anche grazie ad alcune operazioni di cessione di sofferenze – per un valore lordo complessivo di circa € 700 milioni nell’anno, senza impatti significativi a conto economico – realizzate nell’ambito di una più ampia strategia di gestione dei crediti deteriorati;

– incidenza dei crediti deteriorati lordi al 22,1% in riduzione di 122 bps nell’anno;

– flussi in ingresso a crediti deteriorati da “bonis” in calo del 6,1% rispetto al 2015 e del 32,5% rispetto al 2014; in calo anche i flussi in ingresso a sofferenza del 5,4% dal 2015 e del 34,5% rispetto al 2014;

– significativo aumento dei flussi di ritorno in “bonis” da crediti deteriorati (+16,9% anno su anno) a conferma di una maggiore efficienza nella gestione del credito problematico;

– ulteriore incremento del coverage ratio dei crediti deteriorati pari al 44,5% nonostante le importanti cessioni di sofferenze realizzate nell’anno (+86 bps da settembre 2016 e +32 bps da fine 2015) e rettifiche nette su crediti in calo del 12,2% su base annua.

Impieghi netti alla clientela in significativa crescita del 4,1% (lordi +3,5%) rispetto allo scorso anno anche per effetto dell’ingresso nel perimetro del Gruppo della CR Saluzzo2 e nonostante le cessioni di sofferenze, con un forte incremento delle nuove erogazioni di mutui e prestiti personali pari al 19,1% su base annua.

Ricavi dell’attività caratteristica in contrazione del 3,6% nel periodo, più che compensata dalla riduzione delle rettifiche nette su crediti (-12,2% anno su anno).

Solidità patrimoniale ai vertici del sistema bancario italiano con un CET1 ratio Phased In pari al 13,8 % (13,3% Fully Phased). Buffer di capitale in eccesso rispetto al requisito minimo richiesto dalla BCE per il 2017 (SREP al 7,25%) superiore a 650 bps.

Sono state avviate le attività per la predisposizione del nuovo Piano Industriale che sarà presentato al mercato entro l’estate, in anticipo rispetto alla scadenza naturale a fine 2017 dell’attuale piano in conseguenza delle mutate condizioni macroeconomiche, di mercato e dei tassi di interesse rispetto alle ipotesi di base iniziali.