Mercati – L’Europa incrementa i guadagni sull’onda dei risultati corporate

Si intensificano gli acquisti sull’azionario europeo, complice l’apertura in frazionale rialzo di Wall Street, dove gli indici americani guadagnano circa un quarto di punto percentuale, con focus sulle trimestrali di alcuni colossi tra cui Coca Cola e Twitter.

Poco dopo le 16:00, nel Vecchio Continente, i rialzi più consistenti interessano le piazze di Parigi e Madrid, dove il Cac 40 e l’Ibex 35 guadagnano rispettivamente l’1 e lo 0,9 per cento. Positivi anche il Dax di Francoforte (+0,7%) e il Ftse Mib di Milano (+0,6%), cha ha cambiato rotta intorno a metà seduta dopo una mattinata trascorsa in rosso, mentre il Ftse 100 di Londra è più arretrato a +0,4 per cento.

Nel clima di nervosismo che affligge i mercati, gli investitori guardano con particolare attenzione l’incontro a porte chiuse che si tiene oggi fra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente della Bce Mario Draghi.

Dal meeting potrebbe sorgere un’alleanza Berlino-Francoforte, per mettere in secondo piano le recenti divergenze sulla politica monetaria dell’eurozona e poter meglio affrontare le prossime sfide, dalla Brexit alle controverse politiche di Trump, passando per la questione della Grecia e per i venti anti-europeisti che si stanno diffondendo in molti paesi membri dell’UE.

Nel frattempo si allenta parzialmente la pressione sull’obbligazionario, con gli spread tra i decennali governativi e il benchmark tedesco in generale calo, ad eccezione di quello greco risalito di circa 10 basis point sui massimi da novembre. Il rendimento del Btp scende invece al 2,18% e il differenziale con il Bund cala di sei bp a quota 188 punti base.

Da Bruxelles filtra un moderato ottimismo sull’esito delle trattative con l’Italia sui conti pubblici, mentre ieri il decreto salva-banche ha incassato il via libera al Senato. Ora è atteso il passaggio alla Camera, con l’obiettivo di approvare entro il 21 febbraio il provvedimento da 20 miliardi a sostegno delle banche in crisi.

Sul fronte delle valute, resta poco mosso il cambio EUR/USD in area 1,067 mentre euro e biglietto verde recuperano sullo yen (EUR/JPY a 120,3 e USD/JPY a 112,8) in attesa della visita di Trump in Giappone.

Tra le materie prime, infine, proseguono gli acquisti sul petrolio, con il Brent (+0,9%) a 55,6 dollari e il Wti (+1,2%) a 53 dollari, in scia all’inatteso calo delle scorte americane di benzina evidenziato ieri dai dati ufficiali dell’Eia.

Il rialzo del greggio contribuisce a sostenere i titoli petroliferi di piazza Affari, dove SAIPEM fa segnare la miglior performance a +3,5 per cento. Bene anche TENARIS a +1,5% ed ENI a +1,6 per cento.

Acquisti anche su RECORDATI (+2,8%) dopo la pubblicazione dei risultati preliminari del quarto trimestre 2016 superiori alle attese.

Tra i bancari spicca UBI (+3%), in attesa dei conti così come BPER (+1,9%). Già diffusi invece i risultati di UNICREDIT (-0,4%), che ha archiviato il quarto trimestre 2016 con una perdita di 13,56 miliardi per le poste straordinarie e le rettifiche già annunciate relative al piano di ristrutturazione del gruppo.

In calo BANCO BPM (-1,8%), lievemente positiva INTESA (+0,3%), mentre MEDIOBANCA guadagna l’1,4% in scia ai risultati trimestrali positivi.

Fra le utilities ENEL segna un rialzo dello 0,9% dopo aver annunciato i conti preliminari del quarto trimestre, chiuso con un Ebitda sopra le attese a 3,29 miliardi.

Pesanti UNIPOL (-1,2%) e UNIPOLSAI (-2%) in attesa dei risultati e STM (-1,8%), su cui scattano le prese di beneficio, nonostante la notizia potenzialmente positiva del veto al deal Infineon-Wolfspeed da parte della commissione per gli investimenti esteri negli Stati Uniti, che rafforzerebbe il vantaggio competitivo del colosso italofrancese nel SiC.