Avvio in frazionale rialzo per i principali listini europei, che nelle prime battute della seduta scambiano poco sopra la parità. Intorno alle 9.25 il Dax di Francoforte segna un progresso dello 0,6%, seguito dal Cac 40 di Parigi a +0,5% e dall’Ibex 35 di Madrid a +0,4 per cento. Lievemente più arretrati il Ftse Mib di Milano a +0,3% e il Ftse 100 di Londra a +0,2 per cento.
Pochi spunti dall’agenda macroeconomica europea, dove spicca il dato sulla bilancia commerciale tedesca, con un calo delle esportazioni nel mese di dicembre pari al 3,3% (importazioni invariate) e un saldo complessivo in diminuzione a 18,7 miliardi. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, sono attese nel pomeriggio le richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione e la lettura finale sulle scorte all’ingrosso di dicembre.
Si terrà oggi un importante incontro a porte chiuse fra Angela Merkel e Mario Draghi, che fa presagire la creazione di un fronte comune per contrastare le incertezze che affliggono la crescita dell’eurozona, a partire dalla Brexit, passando per le controverse politiche protezionistiche di Trump, fino alla delicata questione del debito greco e alle tendenze anti-europeiste che si stanno diffondendo nel Vecchio Continente.
Nel frattempo, si placa parzialmente la tensione sui mercati obbligazionari, dove il rendimento del Btp cala, rispetto alla chiusura precedente, al 2,2% riducendo lo spread con il governativo tedesco a 190 punti base.
Tra le materie prime il petrolio scambia ancora in rialzo dello 0,7-0,8%, con Brent e Wti rispettivamente a quota 55,5 e 52,7 dollari al barile.
Sul Forex il cambio EUR/USD è relativamente stabile in area 1,069. In calo lo yen, fortemente apprezzatosi nelle ultime sedute in scia alle incertezze a livello globale grazie al suo status di valuta di rifugio. Il cambio USD/JPY risale a 112,3 mentre l’euro rimonta oltre la soglia dei 120 yen.
A Piazza Affari parte bene MEDIOBANCA (+2,5%), dopo la diffusione dei conti del secondo trimestre dell’esercizio 2016-2017, in cui ha realizzato ricavi per 537 milioni, in crescita del 7,2% su base annua, oltre ad un utile netto di 148 milioni, nettamente superiore alle previsioni.
In rialzo anche UBI (+1,1%), in attesa dei risultati così come UNICREDIT (invariata) e BPER (+0,4%).
Oltre ai titoli del settore creditizio, giornata di preconsuntivi anche per BUZZI UNICEM (-0,2%), ENEL (+0,9%), RECORDATI (+0,7%), UNIPOL (-0,2%) e UNIPOLSAI (-0,8%).
Poco mossa POSTE ITALIANE (+0,2%) che ha perfezionato l’accordo di cessione del 100% di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale a Invitalia, per un ammontare di 390 milioni.
In lieve rialzo, infine, anche FCA (+0,4%), dopo che il ministro dei trasporti Graziano Delrio ha rassicurato che una soluzione sulla questione emissioni inquinanti possa essere risolta tramite la mediazione dell’UE.