Il Ftse Mib recupera nel finale e chiude con un progresso dello 0,6 per cento. Andamento emulato dal comparto dei servizi finanziari (+0,6%) che riporta così una performance in controtendenza rispetto al corrispondente indice europeo (-0,3%).
La giornata è stata caratterizzata da un clima di alta volatilità e da bassi volumi con il mercato inizialmente timoroso per la difficile decifrabilità dell’evoluzione dello scenario geo-politico mondiale.
La rimonta nel finale del listino italiano è stata agevolata dall’intensificarsi degli acquisti sulle utilities e dal recupero dei bancari, su cui potrebbe aver influito la decisione del governo di porre la fiducia sul decreto salva-banche al Senato.
In questo clima d’incertezza i titoli del risparmio gestito hanno segnato andamenti contrastanti con la miglior performance riportata da Azimut (+1,2%) e la peggiore da Banca Mediolanum, che ha ceduto il 2,5% anche a seguito dei deludenti dati sulla raccolta netta di gennaio, attestatasi a 268 milioni e quindi in forte calo rispetto ai 502 milioni del pari periodo del 2016.
Cerved (+3,2%) realizza la miglior performance della giornata influenzato anche dalla comunicazione dell’accordo con Barclays tramite il quale coordinerà in esclusiva i servizi di gestione di un portafoglio di mutui da 12 milioni della banca inglese.