Snam – Feedback incontro sul TAP fra Puglia e Ministero

L’incontro di ieri a Roma fra il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, è stato molto positivo. Tra gli altri temi, è stata affrontata la questione del TAP (Trans Adriatic Pipeline), il gasdotto che dal 2020 trasporterà il gas naturale proveniente dal Mar Caspio dalla Grecia alle coste della Puglia, passando per l’Albania.

Nel dettaglio, è stato sottolineato quanto sia necessario ricominciare un confronto sui gasdotti che sono previsti in Puglia, ossia il TAP di Snam e il progetto ITGI Poseidon della triade Gazprom-Edison-DEPA, un gasdotto che trasporterà il gas russo in Turchia attraverso il Mar Nero, passando poi per Grecia e Italia. Emiliano ha fatto presente che la Puglia, dovendo ospitare questi impianti, ha titolo per chiedere compensazioni ambientali e per discutere sulla loro localizzazione: “noi vorremmo che arrivassero più o meno nello stesso punto in modo tale che l’impatto ambientale sia minimizzato senza impegnare così più punti della costa […]. Ma se non è possibile unificare i punti di arrivo, è possibile costruire impianti di decompressione del gas in modo tale che essi non impattino sui territori pugliesi”.

Rammentiamo che fra gli azionisti della joint venture TAP AG ci sono l’italiana Snam, la britannica BP, e l’azera Socar con una quota del 20% ciascuna, la belga Fluxys con il 19%, la spagnola Enagás con il 16% e la svizzera Axpo con il 5 per cento. Snam si sta occupando dello sviluppo del TAP in Italia, con un investimento stimato di circa 100 milioni entro il 2018 e di 1,5-1,7 miliardi nel biennio 2019-2020; i lavori sono partiti ufficialmente lo scorso 13 maggio.