Mercati – Ftse Mib chiude a -0,5% con il tonfo di Bper, risale lo spread

Chiusura contrastata per le borse europee nell’ultima seduta della settimana, mentre a Wall Street gli indici americani continuano a macinare record in scia alle promesse di Trump su una riforma fiscale.

In leggero rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e il Dax di Francoforte (+0,2%), invariato il Cac 40 di Parigi, mentre chiude in calo l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%). Debole anche Milano, dove il Ftse Mib termina le contrattazioni con un -0,5% a 18.862 punti appesantito dalle vendite sui bancari.

Tornano a salire i rendimenti dei titoli di stato, in attesa della decisione sul merito di credito di Francia e Italia da parte di Moody’s. Il Btp risale di circa 9 basis point al 2,26%, riportando il differenziale con il Bund in area 194 punti base.

Intanto il dollaro mantiene l’intonazione positiva nei confronti delle altre valute sull’onda dei tagli alle tasse promessi dal presidente Usa, un annuncio che ha riacceso le aspettative di inflazione e sui rialzi dei tassi di interesse. Il biglietto verde, però, rallenta parzialmente dopo la pubblicazione della stima preliminare della fiducia dei consumatori di febbraio redatta dall’università del Michigan, risultata sotto le attese, con il cambio EUR/USD in area 1,065 e l’USD/JPY a 113,2.

Tra le materie prime, in deciso rialzo il petrolio con il Brent (+1,9%) a 56,7 dollari e il Wti (+1,8%) a 54 dollari. Le quotazioni beneficiano della notizia data dall’International Energy Agency, la quale ha confermato che i Paesi Opec stanno rispettando gli accordi e il taglio della produzione a gennaio sarebbe già pari al 90% dei volumi concordati.

Secondo l’Iea, se l’attuale conformità ai tagli sarà rispettata, il surplus globale di greggio che sta pesando sui prezzi dovrebbe scendere di 600 mila barili al giorno nei prossimi sei mesi.

Per quanto riguarda Piazza Affari, pesante flessione dei bancari con BPER (-7,8%), BANCO BPM (-5,3%), in attesa dei conti, e UBI (-5,7%), mentre chiude in controtendenza UNICREDIT (+0,6%).

Bene invece BUZZI (+2,7%), tra i migliori del Ftse Mib insieme a BREMBO (+1,3%) e AZIMUT (+1%). Nel lusso, positiva FERRAGAMO (+0,8%) anche grazie alla revisione di stime da parte degli analisti di Goldman Sachs, che hanno alzato il target price sul titolo da 20,6 a 27 euro.

Resistono i petroliferi in scia al rialzo del greggio, con ENI (+0,3%) e TENARIS (+0,7%). Male, infine, TELECOM ITALIA (-2,6%) nonostante gli analisti sostengono che l’apertura dell’istruttoria da parte dell’Antitrust sulla joint venture con Fatsweb nella fibra ottica non dovrebbe avere un impatto sul titolo.