Il gruppo Unipol Gruppo Finanziario (Ugf) ha reso noti i risultati preliminari relativi al 2016. L’utile netto si è ridotto a 535 milioni dai 579 milioni del 2015, che però aveva beneficiato di rilevanti plusvalenze non presenti nell’esercizio in esame. La raccolta diretta assicurativa ha riportato un calo del 10,1% a 14,8 miliardi. Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,18 euro per azione, invariato rispetto all’anno precedente.
Il cda di Unipol Gruppo Finanziario (Ugf) ha presentato i dati preliminari consolidati del 2016, che si chiude con un utile netto di 535 milioni, in diminuzione rispetto ai 579 milioni del 2015 che però erano stati influenzati positivamente dalla gestione finanziaria in relazione alla contabilizzazione di proventi derivanti da strumenti finanziari a fair value.
La raccolta assicurativa totale del gruppo si attesta a 14,8 miliardi (-10,1% a/a), di cui 7 miliardi riferiti al ramo vita (-18,6% a/a) e 7,8 miliardi ai rami danni (-0,9% a/a).
Nello specifico, la riduzione della raccolta premi vita è ascrivibile in gran parte alla politica commerciale adottata dalla compagnia bolognese, volta a contenere la produzione di polizze tradizionali non particolarmente profittevoli in relazione all’attuale contesto di bassi tassi d’interesse.
Dal lato della raccolta dei rami danni, invece, si segnala che la riduzione sconta la contrazione della raccolta del ramo auto (che rappresenta oltre il 55% della raccolta rami danni), scesa del 3,9% a/a, dinamica solo in parte compensata dall’aumento della raccolta premi del ramo non auto (+2,8% a/a).
Il risultato economico del settore bancario è stato positivo per 7 milioni (+10,8% a/a). Il ramo bancario riporta un Cet1 pari al 16,3 per cento.
Il risultato economico del settore immobiliare, invece, è stato negativo per 22 milioni, ma in miglioramento al deficit di 95 milioni del 2015.
Al 31 dicembre 2016 il Solvency II ratio è pari al 140%, in calo rispetto al 150% del 2015. Il combined ratio si attesta al 95,6%, in aumento rispetto al 93,5 per cento.
Il Cda ha proposto la remunerazione delle azioni in ragione di 0,18 euro per azione, dividendo invariato rispetto all’anno precedente.