Analisi tecnica – Stm, fase laterale alle porte

Sedute complicate per individuare una precisa direzionalità di breve per i titoli del leader europeo dei chip. Dopo aver raggiunto lo scorso 8 febbraio la resistenza statica a 13,42 euro, Stm ha subito una battuta d’arresto rispetto alla corsa al rialzo che durava dal luglio 2016 (quando trattava intorno a 5,5 euro).

Tale livello rappresenta una soglia molto sentita dagli operatori perché risulta essere il punto di arrivo di un gap down, ancora aperto, risalente al lontano 24 luglio del 2007. Quel giorno il titolo chiuse a 13,70 e riapri il giorno successivo appunto a 13,42 euro, facendo di fatto partire un trend discendente che s’interruppe soltanto all’inizio di marzo del 2009 a circa 3 euro (-78%).

Nonostante lo scorso 8 febbraio (durante le contrattazioni intraday), l’azione Stm sia stata a un soffio da 13,70 euro, fermandosi a 13,60 euro, non si può considerare ancora chiuso il gap. Cosa ancora più evidente se si analizza un grafico settimanale, al posto di quello giornaliero. Da qui la difficoltà di capire l’andamento del titolo nel breve/medio termine.

Il gruppo Stm, lanciato dai risultati del quarto trimestre del 2016 e soprattutto dalle guidance per il 2017, sembra avere ancora la forza di salire tanto più che il settore dei semiconduttori (Indice Sox di Filadelfia) sta vivendo un momento di fermento con acquisizioni e fusioni a livello globale. Tuttavia, la configurazione tecnica (con il gap ancora aperto), ha messo in allarme gli operatori, facendo stornare il titolo fino alle attuali quotazioni di 12,97 euro.

Difficile dunque prendere posizione in questo momento e sarà utile valutare come si comporterà l’azione nelle prossime sedute. E’ probabile che si avvii una fase laterale, tanto da far capire al mercato se il titolo può avere la forza di tentare un’altra chiusura del gap o se prima si debba tornare verso il supporto di 12,16 euro, massimo relativo del 25 ottobre 2007.