Il Ftse Mib archivia le ultime cinque sedute con un ribasso complessivo dell’1,3% a 18.862 punti, appesantito dalle trimestrali dei bancari e dall’incertezza politica che ha condizionato lo spread. Intanto in Usa l’annuncio di Trump di una nuova riforma fiscale “fenomenale” ha galvanizzato Wall Street, portando gli indici americani a macinare nuovi record.
In lieve calo il Ftse Italia Automobili e Componentistica (-0,4% w/w), che fa comunque meglio del corrispettivo indice europeo di 0,7 punti percentuali (-1,1% w/w).
Tra i titoli del comparto, spicca Cnh (+3,7%) al centro di alcune voci, smentite dalla società, sulla possibile cessione della divisione Macchine per costruzioni, al momento comunque improbabile. Intanto Pierre Lahutte, brand president di Iveco, ha illustrato i risultati e le prospettive future della controllata del gruppo italo americano, sottolineando l’intenzione della società di puntare sull’ibrido per continuare a crescere in Europa.
Termina l’ottava in calo, invece, Fca (-0,7%) al centro delle vicende legate alle emissioni. Se da una parte il contenzioso tra Italia e Germania sembra avviarsi verso una conclusione positiva, dall’altra potrebbe aprirsi una nuova indagine in Francia mentre in Italia sarebbero stati omessi alcuni test sulle emissioni.
Chiudono la settimana invariate Ferrari e Brembo mentre soffrono le piccole e medie capitalizzazioni, tra cui spiccano i ribassi di Landi Renzo (-5,5% w/w) e Sogefi (-6,8% w/w).