Il Credito Valtellinese ha pubblicato i dati relativi al quarto trimestre 2016, che evidenziano un margine d’intermediazione a 148,8 milioni, in calo del 25,4% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Il risultato lordo di gestione riporta un valore negativo per 57,5 milioni dovuto anche all’aumento del 62,9% a/a delle spese per il personale dovuto a costi straordinari. A seguito di tali dinamiche il conto economico si chiude con una perdita di 197,1 milioni.
Il margine di intermediazione di Creval, nel quarto trimestre 2016, si è attestato a 148,8 milioni, in riduzione del 25,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo è dovuto a componenti non ricorrenti, mentre il core business del gruppo (margine d’interesse e commissioni nette) ha tenuto, attestandosi a 181,3 milioni di euro, con una flessione di soli 2,7 milioni rispetto al pari periodo 2015.
Nel dettaglio il margine di interesse si è ridotto del 6,1% principalmente a causa delle condizioni di mercato con l’Euribor a livelli molto bassi e del minore apporto degli interessi da “carry trade” a seguito della modifica del portafoglio titoli. Tale flessione è stata parzialmente assorbita dalla crescita del 5,8% delle commissioni nette che hanno raggiunto i 75,5 milioni, in particolare grazie all’area finanza.
La riduzione dei ricavi è dovuta principalmente, invece, al calo dei profitti da trading che si attestano a -36,1 milioni, subendo in particolar modo le perdite, straordinarie, di circa 40 milioni per la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati.
Sul fronte dei costi, gli oneri operativi risultano in aumento per la crescita delle spese per il personale, salite di quasi il 63% in quanto comprensive di oneri straordinari per l’attivazione del Fondo di solidarietà e incentivazioni all’esodo per circa 61 milioni.
Tali dinamiche hanno portato il risultato lordo di gestione ad attestarsi a -52,5 milioni rispetto al valore positivo di 22,1 milioni del pari periodo 2015.
Nel periodo in considerazione, si dimezzano le rettifiche su crediti passando da 217,2 milioni ai 102,6 milioni del quarto trimestre 2016. Nonostante questa diminuzione trimestrale nel corso dell’intero esercizio tali rettifiche sono aumentate per tenere conto delle indicazioni di Banca d’Italia a seguito dell’ispezione di fine ottobre 2016. Raccomandazioni comunque in linea con gli obiettivi dell’istituto rispetto all’innalzamento dei livelli di copertura dei crediti deteriorati. Il coverage ratio è salito al 41,5% rispetto al 40,3% di fine settembre.
Il risultato netto del periodo in esame ha riportato una perdita di 197,1 milioni, contro un utile di 55,5 milioni del 2015 che aveva tuttavia beneficiato di poste straordinarie derivanti dalla cessione del 18,39% di ICBPI per 250 milioni.
Dal punto di vista patrimoniale Creval si conferma un gruppo solido con gli indici patrimoniali che si attestano su livelli alti, con il CET1 ed il Tier1 all’11,8% mentre il Total Capital ratio è risultato pari al 13 per cento.