Il gruppo ha archiviato il periodo ottobre-dicembre con un incremento dei ricavi del 4,4% a 118,3 milioni, a cui è corrisposta tuttavia una forte contrazione della gestione operativa per i maggiori costi di struttura e per le performance negative delle controllate tedesca e cinese. L’Ebitda adjusted, infatti, si è ridotto del 37,7% a 7,4 milioni, mentre l’Ebit adjusted è sceso del 66,6% a 2,5 milioni. Il trimestre si è chiuso con una perdita netta dei soci di 6,5 milioni, rispetto all’utile di 2,8 milioni del pari periodo 2015, risentendo anche di oneri non ricorrenti per 5,5 milioni.
Il gruppo, attivo nella produzione di cappe aspiranti da cucina, ha chiuso il quarto trimestre 2016 con una crescita dei ricavi su base annua del 4,4% a 118,3 milioni.
Nel dettaglio, in Europa, mercato che rappresenta oltre il 70% del giro d’affari complessivo, il fatturato è aumentato del 4,2%, mentre in Asia, esclusa la Cina, è cresciuto del 22,2 per cento. Male invece le Americhe e il mercato cinese, che hanno registrato una contrazione delle vendite rispettivamente del 3,5 e del 15,9 per cento.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda adjusted è diminuito del 37,7% a 7,4 milioni e l’Ebit adjusted del 66,6% a 2,5 milioni, con i rispettivi margini in calo di oltre 400 basis point rispettivamente al 6,2 e al 2,1 per cento. Dinamica che sconta soprattutto i maggiori costi di struttura legati alla spinta sul marchio proprio e le performance negative delle controllate cinese e tedesca, non controbilanciati dall’incremento dei volumi e delle efficienze generate dall’ottimizzazione dei costi.
La bottom line evidenzia infine una perdita netta dei soci di 6,5 milioni, rispetto all’utile netto di 2,8 milioni del periodo di confronto. Un risultato che risente anche di oneri non ricorrenti per circa 5,5 milioni, relativi allo smaltimento di giacenze di magazzino obsolete (1,6 milioni) e alle spese di ristrutturazione della controllata tedesca (0,9 milioni).
Pesano inoltre 3 milioni di svalutazioni dell’avviamento, principalmente in relazione all’andamento della controllata cinese Zhejiang Elica Putian Electric. Al netto di tali poste straordinarie, il risultato di periodo normalizzato sarebbe stato negativo per 2,1 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto rispetto al 30 settembre 2016 si riduce di circa 1,7 milioni a 60,8 milioni.
Il titolo intorno alle 16:30 segna un -3,1% contro il +0,9% del Ftse Italia Star.