Mercati – Europa in positivo, Ue conferma crescita modesta per l’Italia

Prosegue in rialzo la seduta delle borse europee, che intorno alle 12:00 mantengono l’intonazione positiva di inizio giornata. Guida la classifica il Cac 40 di Parigi (+0,76%), seguita dal Dax di Francoforte (+0,58%), il Ftse Mib di Milano (+0,53%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,44%), mentre viaggia sulla parità il Ftse 100 di Londra.

In una giornata povera di spunti macro, è arrivato il giudizio della Commissione Europea sulla manovra di correzione che il governo Gentiloni dovrà dettagliare nei prossimi giorni all’Unione. In una nota si legge che “la Commissione prende nota positivamente dell’impegno preso dall’esecutivo di adottare misure di bilancio aggiuntive pari allo 0,2% del Pil entro il mese di aprile 2017”, presentando inoltre le previsioni economiche sull’Europa e sui principali paesi membri.

Per quanto riguarda l’Italia, Bruxelles prevede ora una crescita dello 0,9% del Pil nel corso del 2017, in linea con quanto stimato in autunno, mentre per il 2018 si attende un leggero miglioramento al +1,1 per cento.

In lieve rialzo i rendimenti dei bond governativi, con il Btp al 2,29% e lo spread con il decennale tedesco risalito in area 196 punti base.

Intanto sul fronte della valute, il cambio euro/dollaro si mantiene sostanzialmente stabile in area 1,064 mentre continua a salire l’USD/JPY, giunto a 113,8. In rialzo la sterlina, con il GBP/USD a 1,2522 e l’EUR/GBP a 0,85.

Tra le materie prime, in calo il petrolio in attesa del rapporto mensile dell’Opec, con il Brent (-0,6%) a 56,4 dollari e il Wti (-0,7%) a 53,5 dollari. Venerdì sera, invece, la società di servizi petroliferi Baker Hughes ha pubblicato l’aggiornamento settimanale sul numero dei pozzi petroliferi attivi in nord America, evidenziando un aumento degli impianti di trivellazione di 21 unità. Il numero di rig oil&gas in Nord America (1.093 unità) è tornato sopra i massimi del 2016, ed è ormai sui livelli più elevati dall’estate del 2015.

Tornando a Piazza Affari, in recupero i bancari dopo le vendite che hanno colpito il settore venerdì scorso. Bene in particolare UBI (+4,3%) e BANCO BPM (+3,3%) su cui gli investitori scommettono, dopo che i due istituti hanno archiviato il 2016 con bilanci in perdita per le pulizie effettuate sui crediti deteriorati. Ancora debole, invece, BPER (-0,7%) mentre scambia sostanzialmente invariata INTESA.

Brilla UNIPOL GRUPPO (+4,5%) che in occasione della trimestrale ha proposto per il 2016 la distribuzione di un dividendo di 0,18 euro per azione, invariato rispetto all’anno precedente e che agli attuali prezzi di Borsa corrisponderebbe a un dividend yield del 5,3 per cento. Il management, inoltre, ha confermato che sta valutando diverse opzioni per migliorare ulteriormente il profilo del gruppo, tra cui la possibile cessione di un pacchetto immobiliare di oltre 100 milioni.

Tra i petroliferi, bene SAIPEM (+2%), mentre tra gli industriali denaro su FCA (+1,2%), che nel week end ha annunciato la produzione di un nuovo modello Maserati entro il 2019.