Utility – Enel (+3,4% s/s) trascina il comparto grazie ai preliminari 2016

In una settimana caratterizzata da alta volatilità, il Ftse Mib ha perso l’1,3% soprattutto a causa delle forti vendite sul settore bancario, che ha lasciato sul terreno il 5,1 per cento. Pioggia di acquisti, invece, sul comparto delle utility e delle rinnovabili, 2° miglior settore a Piazza Affari con il Ftse Italia Servizi Pubblici che nelle ultime cinque sedute ha guadagnato tre punti percentuali tornando sopra i 23mila punti, mentre il corrispondente indice della zona euro si è fermato a un +2,3% su base settimanale.

In particolare, il settore italiano è stato trascinato dal +3,4% di Enel, che per capitalizzazione persa per più di metà del listino. Diverse le notizie positive che hanno interessato il colosso elettrico settimana scorsa: l’avvio prima del previsto di due nuovi impianti fotovoltaici per 165 MW in Sudafrica, la partnership con Aton Storage nello storage residenziale, l’annuncio della partecipazione al progetto di Emergency e Renzo Piano per la realizzazione di un ospedale pediatrico in Uganda, ma soprattutto i buoni dati consolidati preliminari relativi all’esercizio 2016. Nel dettaglio, nel 4° trimestre i ricavi risultano pari a 19,14 miliardi, in flessione del 2,6% su base annua e inferiori alle stime degli analisti. Bene invece l’Ebitda, che ha superato i 3,02 miliardi del consensus attestandosi a 3,29 miliardi, con una crescita di quasi il 5% su base annua. L’Ebitda ordinario è aumentato fino a 3,3 miliardi (+4,8% a/a), al di sopra dei 3,1 miliardi impliciti nella guidance 2016 di 15,0 miliardi. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 è pari a 37,6 miliardi, al di sotto dei 37,95 miliardi stimati dagli analisti ma al di sopra dei 37,2 miliardi indicati nel Piano. Lo scostamento rispetto al target è dovuto alla variazione dei tassi di cambio rilevata negli ultimi mesi del 2016, con particolare riferimento a dollaro e sterlina.

Nel segmento delle Mid Cap fredda la reazione del mercato ai dati consolidati preliminari 2016 di Acea (+0,7% s/s) pubblicati settimana scorsa. I conti hanno evidenziato un Ebitda ben superiore alla guidance e pari a 896 milioni (+22,4% su base annua, ma +7% senza il regulatory lag nell’area Reti), un indebitamento finanziario netto pari a 2,13 miliardi (2,01 al 31 dicembre 2015) e investimenti in crescita del 23,6% su base annua a 530 milioni, il livello più alto mai registrato.

Tra le Small Cap lettera per TerniEnergia (-6,2% nell’ultima settimana ma +7,8% nell’ultimo mese). La società umbra sarà uno dei tre donors italiani coinvolti da Enel nel sopra citato progetto in Uganda di Emergency e Renzo Piano. Nel dettaglio, TerniEnergia fornirà, installerà e collauderà la posa dei pannelli fotovoltaici. Si segnala, infine, che si riunirà oggi il CdA di Edison per l’approvazione dei dati consolidati 2016. Ricordiamo che la guidance societaria per l’Ebitda è pari a circa 650 milioni e che il dato non beneficerà delle componenti straordinarie registrate nel 2015 (la vittoria dell’arbitrato con Eni sul contratto di approvvigionamento del gas libico).