Banco Desio – Gli oneri straordinari del Fondo di solidarietà pesano sul 4Q 2016

Banco Desio chiude il quarto trimestre 2016 con un margine d’intermediazione di 104,3 milioni (-10,6% a/a). Tuttavia, il calo dei costi operativi del 7% rispetto al quarto trimestre 2015 e la diminuzione delle rettifiche su crediti (-31,9% a/a) hanno permesso al risultato netto di gestione di attestarsi a 9,8 milioni, in crescita di quasi tre volte rispetto al pari periodo 2015. Nonostante tali dinamiche il conto economico si è chiuso con una perdita di 10,8 milioni a causa di poste straordinarie una tantum.

Il cda di Banco di Desio ha approvato i risultati relativi al bilancio consolidato del quarto trimestre 2016. Il margine d’intermediazione si è attestato a 104,3 milioni, con un calo del 10,6% rispetto allo stesso trimestre del 2015.

Tale dinamica recepisce la riduzione del margine di interesse (-3,3%), delle commissioni nette (-8,9% a/a), diminuite per le difficili condizioni del contesto.

Insieme ai ricavi si riducono anche i costi operativi (-7% a/a) che ne compensano, almeno parzialmente, la contrazione. Un calo dovuto alle spese amministrative che non includono i contributi al Fondo di Risoluzione per 7,4 milioni già spesati nei precedenti trimestri 2016.

Il risultato lordo della gestione operativa riporta una flessione del 16,2% a 38,3 milioni. Per contro, il risultato netto di gestione balza del 153% rispetto al quarto trimestre 2015 a 9,8 milioni, grazie alla forte contrazione delle rettifiche sui crediti scese del 31,9% a/a a 28,5 milioni, in virtù di un miglioramento della qualità del credito.

Tuttavia il conto economico trimestrale si chiude con una perdita di 10,8 milioni principalmente a causa di oneri straordinari una tantum per 24,3 milioni connessi al Fondo di solidarietà per il sostegno al reddito spesati nell’ultimo trimestre.

Sul fronte patrimoniale il Gruppo Banco Desio conferma la sua solidità con indici patrimoniali superiori ai livelli minimi richiesti. In particolare il Cet1 si è attestato al 10,9%, il Tier1 all’11% e il Total Capital Ratio al 13,5 per cento.

Il Consiglio di Amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,0846 euro per ciascuna delle 117 milioni di azioni ordinarie e di un dividendo di 0,1016 euro per ciascuna delle 13,2 milioni di azioni di risparmio.