Nel periodo ottobre-dicembre 2016 il gruppo di Foro Buonaparte ha registrato ricavi superiori ai 3 miliardi, in progresso dell’1,9% grazie alla crescita sia della filiera dell’energia elettrica sia di quella degli idrocarburi. L’Ebitda si è attestato a 164 milioni e si confronta con i 989 milioni del 4° trimestre 2015, che tuttavia aveva beneficiato dell’esito positivo dell’arbitrato contro Eni sul gas libico. In sensibile riduzione la perdita operativa, scesa da -638 milioni a -250 milioni grazie all’assenza delle maxi svalutazioni operate da Edison a fine 2015 per oltre 1,5 miliardi. La perdita netta è così diminuita da -749 milioni a -282 milioni nel 4° trimestre 2016. Ottime notizie anche sul fronte dell’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2015, sceso a 1,06 miliardi da 1,2 miliardi di fine settembre. Guidance per l’Ebitda 2017 in linea con il 2016 a circa 650 milioni.
La società guidata da Marc Benayoun ha concluso il 4° trimestre dell’anno scorso con ricavi consolidati pari a 3,06 miliardi, in crescita dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2014. Nel dettaglio, è aumentato sia il fatturato della filiera dell’energia elettrica (+5,7% su base annua a 1,62 miliardi) sia quello della filiera degli idrocarburi (+1,8% su base annua a 1,67 miliardi).
Per la prima area di business i dati includono la nuova area di attività dedicata ai servizi energetici e ambientali di Fenice (consolidata dal 1° aprile 2016), senza dimenticare il nucleo idroelettrico Cellina Energy (consolidata integralmente dal 1° giugno 2016) e le attività idroelettriche di IDREG (rilevate a fine maggio 2016). Inoltre, si segnala che nel 4° trimestre 2016 il prezzo dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso (PUN) è stato pari a 55,95 €/MWh, in aumento del 6% rispetto al PUN medio del pari periodo 2015 e che la generazione termoelettrica a livello nazionale è balzata del 14,8% su base annua, compensando il calo della produzione idroelettrica (-6,6% a/a). Per quanto riguarda, invece, la filiera degli idrocarburi, si ricorda che i consumi di gas in Italia nel periodo ottobre-dicembre sono aumentati del 14% rispetto agli stessi mesi del 2015.
Nell’ultimo trimestre del 2016 Edison ha riportato un Ebitda di 164 milioni, in forte riduzione rispetto ai 989 milioni del corrispondente periodo del 2015, che aveva beneficiato della vittoria dell’arbitrato contro Eni per il contratto di approvvigionamento di gas dalla Libia. Ricordiamo infatti che il valore retroattivo del lodo determinato dal Tribunale Arbitrale il 27 novembre 2015 è stato pari a 1 miliardo e che l’impatto positivo sull’Ebitda 2016 è stato pari a ben 855 milioni, inclusivi di una componente significativa non ripetibile relativa agli esercizi precedenti.
L’Ebit del periodo ottobre-dicembre 2016 è negativo per 250 milioni, ma in miglioramento di ben 388 milioni rispetto alla perdita operativa registrata nello stesso trimestre del 2015. E questo perchè l’Ebit del 4° trimestre 2015 rifletteva le pesantissime svalutazioni derivanti dal processo di impairment di fine anno; le svalutazioni lorde sull’intero 2015 erano state infatti pari a 1,534 miliardi, di cui 1,523 imputabili al solo 4° trimestre).
Grazie al miglioramento della gestione finanziaria e alle minori imposte, Edison ha archiviato il 4° trimestre 2016 con una perdita netta ridottasi di ben 467 milioni a -282 milioni.
Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 è sceso a 1,06 miliardi (su cui Fenice impatta per 84 milioni) da 1,21 miliardi di fine settembre, riportandosi così sul livello registrato al 30 giugno 2016 (1,07 miliardi). La flessione del debito deriva essenzialmente dalla positiva gestione del capitale circolante operativo.
In un contesto di mercato che si prevede rimanga stabile, nonostante qualche segnale di ripresa registrato a gennaio, Edison stima un Ebitda 2017 in linea con quello del 2016, ossia pari a circa 650 milioni.
Nonostante il forte miglioramento dei conti, la reazione del titolo a Piazza Affari è negativa: alle ore 11:30 le azioni di risparmio di Edison stanno perdendo il 5,4% rispetto alla chiusura di ieri.