Hera – Trieste non potrà cedere più dello 0,02% nel breve termine

Secondo un articolo di “MF”, il Comune di Trieste starebbe considerando la vendita di parte della sua partecipazione in Hera, pari al 4,6% del capitale sociale, al fine di raccogliere risorse finanziarie per risanare i conti pubblici e fare investimenti. Lo stesso articolo riporta che l’incasso potrebbe essere di 10-15 milioni.

COMMENTO

Tale quota del 4,6% di Trieste è vincolata da un patto di sindacato fra 118 soci pubblici del territorio di riferimento di Hera che detengono oltre metà del capitale sociale (51,3% per la precisione). Segnaliamo poi che ciascuna parte del patto parasociale che intende effettuare vendite sul mercato per un ammontare complessivo superiore a 300mila azioni Hera nel corso di ogni singolo anno solare, si impegna a coordinarsi preventivamente con il Comitato di Sindacato nel corso dell’incontro annuale. In tale evenienza le azioni in eccesso non vincolate dal patto potranno essere liberate e il coordinamento sarà effettuato dal Comitato applicando un criterio di proporzionalità fra i Comuni.

Potendo vendere liberamente fino a un massimo di 300mila azioni (0,02% del capitale), il Comune di Trieste nel breve termine potrà scendere al massimo dal 4,6% al 4,583 per cento. I 10-15 milioni citati nell’articolo corrispondono invece, alle quotazioni attuali, a circa lo 0,29-0,43% del capitale. Si segnala poi che nel 2° periodo del patto parasociale (che termina il 30 giugno 2017), il Comune di Trieste può cedere fino allo 0,762% del capitale di Hera procedendo alla vendita congiunta proporzionale di cui sopra.