Poco dopo le 16:00 il Ftse Mib evidenzia una perdita dello 0,4%, risultando il peggiore fra i listini continentali. Sostanzialmente invariato il Dax di Francoforte, mentre il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) si mantengono in territorio positivo.
Apertura intorno alla parità, nel frattempo, per Wall Street, dove il Dow Jones e il Nasdaq guadagnano lo 0,1%, mentre lo S&P 500 e il Russell 2000 sono flat.
Nel primo pomeriggio sono giunte indicazioni positive dai dati macro americani, con i prezzi al consumo che hanno registrato a gennaio il maggior incremento da quattro anni (+0,6% su base mensile) e le vendite al dettaglio in crescita nello stesso mese oltre le stime (+0,4% rispetto a dicembre).
Dati che potrebbero rafforzare l’ipotesi di un rialzo dei tassi di interesse già a marzo o, più probabilmente, a maggio, dopo che la Yellen si è mostrata ieri più ‘falco’ rispetto alle attese. Da segnalare che si sta svolgendo oggi pomeriggio il secondo intervento del presidente della Fed, questa volta alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.
Sul Forex il dollaro ha avuto un’immediata reazione ai dati macro, portando il cambio EUR/USD fino a 1,052, per poi risalire fino a 1,056. Biglietto verde che si apprezza anche rispetto allo yen (USD/JPY a 114,7) e alla sterlina (GBP/USD a 1,241).
Tra le materie prime, poco mosso il petrolio con Brent e Wti rispettivamente a quota 55,8 e 53,2 dollari al barile in attesa dei dati settimanali sulle scorte Usa pubblicati dall’Eia, dopo che ieri in serata l’Api ha stimato un aumento di 9,94 milioni di barili.
A Piazza Affari, restano ben intonati i bancari UNICREDIT (+1,1%) e INTESA (+1,4%), mentre soffrono BPER (-1,7%) e BANCO BPM, che scivola a -2,6 per cento.
Perdono terreno anche gli assicurativi UNIPOL (-1,6%) e GENERALI (-1,3%), che ha convocato oggi un altro CdA per fare il punto sulla questione con Intesa.
Proseguono gli acquisti su FCA (+0,9%) che ha toccato un nuovo massimo storico a 11,17 euro sostenuta ancora dal possibile accordo Psa/Gm per la cessione di Opel al gruppo francese. Sale di riflesso anche EXOR, migliore del listino a +2,2%, mentre restando nel settore delle quattro ruote BREMBO avanza dell’1,3 per cento.
Tra le utilities, soffre A2A a -2,5 per cento. In calo anche ENEL (-1%) che ha acquisito, tramite la controllata Enel Brasil, il 94,8% della brasiliana CELG Distribuiçao per circa 640 milioni di euro, TERNA (-0,7%) e SNAM (-0,3%) che ha lanciato un nuovo bond per un ammontare di 300 milioni.