Il Ftse Mib termina le contrattazioni con una flessione dello 0,7% mentre il comparto bancario segna un performance in controtendenza con guadagno dello 0,6% sotto-performando comunque il corrispondente indice europeo in progresso dell’1,4 per cento.
In una giornata volatile l’andamento dei titoli del listino è stato condizionato dai timori che continuano a pervadere il mercato sulla possibile evoluzione dello scenario geo-politico mondiale, oltreché e più in particolare da quelli legati al sistema bancario che non ha brillato nei conti del 2016.
Così, gli unici due titoli positivi sono quelli di Unicredit (+1%) ed Intesa (+0,8%) che salgono in controtendenza al comparto per motivi differenti.
La banca di piazza Gae Aulenti si avvantaggia dell’ottimismo che circonda l’ormai quasi certa riuscita dell’operazione di ricapitalizzazione, primo passo per il rilancio dell’attività tradizionale dell’istituto che porterà a maggiori ricavi ed allo stacco di dividendi.
La performance di Intesa è invece supportata dai suoi fondamentali, che sembrerebbero iniziare ad essere riconosciuti anche dal mercato, che si sono riflessi negli ottimi risultati del 2016 nei quali la banca ha conseguito un utile di oltre 3 miliardi con cui distribuirà un dividendo di pari importo.