Prosegue con segni negativi la seduta delle borse europee, in una giornata povera di spunti macro rilevanti. Intorno alle 11:45 il Ftse 100 di Londra segna un -0,6%, il Cac 40 di Parigi un -0,5%, l’Ibex 35 di Madrid un -0,4% e il Dax di Francoforte un -0,3 per cento. Leggero calo anche per Milano, dove il Ftse Mib segna un -0,2% appesantito dalle vendite sui bancari.
Poco mosso lo spread Btp-Bund in area 186 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,23%, in attesa delle minute della Bce della riunione del 18-19 gennaio, quando il consiglio direttivo aveva confermato l’estensione del Qe con riduzione degli acquisti da aprile data la scarsa ripresa dell’inflazione.
Il rialzo dei prezzi in Usa evidenziato dai dati di ieri, invece, ha riacceso le aspettative per un intervento della Fed sul costo del denaro nel breve periodo, portando il dollaro sui massimi di un mese nei confronti delle altre valute. Oggi però sono scattate le prese di profitto sul biglietto verde, con l’EUR/USD risalito a 1,063 e l’USD/JPY sceso a 113,7.
Un ripiegamento che ha favorito l’oro, tornato in area 1.235 dollari l’oncia. Poco mosso, invece, il petrolio con il Brent a 55,8 dollari e il Wti a 53,2 dollari, dopo l’aumento delle scorte Usa evidenziato dai dati settimanali pubblicati ieri dall’Eia.
Tornando a Piazza Affari, in calo i bancari con UNICREDIT (-1,4%), UBI (-0,9%) e BPER (-1,9%). Resiste sopra la parità INTESA (+0,3%), mentre arretra BANCO BPM (-1,3%) con l’Ad Giuseppe Castagna che ha affermato che l’istituto non ha intenzione di cedere altri crediti problematici oltre agli 8 miliardi già concordati con la Bce da dismettere entro il 2019.
In rialzo GENERALI (+0,7%), mentre si allontana l’ipotesi di azioni ostili da parte di Intesa, con la banca che sta lavorando per trovare una soluzione amichevole.
Nel settore delle quattro ruote, ben intonata FCA (+0,3%) dopo i dati positivi sulle immatricolazioni di gennaio nel mercato europeo. Positive anche FERRARI (+0,9%) e BREMBO (+0,2%).
Segno più anche per ATLANTIA (+0,2%) con Allianz Capital Partners, Abu Dhabi Investment Authority (Adia) e Caisse de Depot et Placement du Quebec che sarebbero pronti a presentare un’offerta per il 15% di Autostrade per l’Italia (Aspi).
Invariata infine POSTE ITALIANE che, a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni delle autorità competenti, ha perfezionato il trasferimento da Fsi Investmenti di una partecipazione in Sia.