Mercati – Partenza flat, ancora deboli le “ex popolari”

Avvio poco mosso per i principali listini europei, che nelle prime battute della seduta scambiano intorno alla parità. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,3%, dopo aver realizzato la peggiore performance nella seduta precedente. In frazionale rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,1%), mentre il Cac 40 di Parigi è invariato e il Ftse 100 di Londra flette dello 0,1 per cento.

L’agenda macro europea non prevede alcun appuntamento rilevante, mentre in tarda mattinata sono attese le minute della BCE sul meeting inerente le decisioni di politica monetaria.

Maggiori indicazioni, invece, dagli Stati Uniti dove verranno diffusi i dati relativi ai permessi di costruzione e ai nuovi cantieri edili di gennaio, oltre alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e l’indice sulla fiducia commerciale della Fed di Philadelphia per il mese di febbraio.

Sul mercato dei cambi, nel frattempo, il dollaro inverte la tendenza e si indebolisce agevolando il recupero dell’euro a 1,061 e dello yen a ridosso di quota 114.

Poco mossi in avvio anche i mercati obbligazionari, dove il rendimento del Btp si attesta al 2,23% mentre lo spread è sostanzialmente invariato in area 185 punti base.

Tra le materie prime resta stabile il petrolio, con Brent e Wti rispettivamente a quota 55,8 e 53 dollari al barile dopo i dati settimanali sulle scorte Usa pubblicati ieri dall’Eia. Le riserve di greggio sono aumentate di circa 9,5 milioni di barili, dato peggiore delle attese, mentre gli stock complessivi sono cresciuti di 11,1 unità a 1.359,9 milioni di barili.

A Piazza Affari parte in frazionale rialzo FCA (+0,3%), dopo che le stime Acea sulle nuove immatricolazioni in Europa (Ue+Efta) hanno mostrato una crescita annua del 15,2 per cento. La quota di mercato del gruppo è salita al 7%, rispetto al 6,6% di un anno prima. Tra le quattro ruote, lievemente positiva anche FERRARI (+0,6%).

Fra i bancari INTESA comincia la seduta in rialzo (+0,8%) dopo che il presidente Gros-Pietro ha escluso novità sul dossier GENERALI (+0,1%) spegnendo le ipotesi di un’offerta entro fine mese per la compagnia triestina ma alimentando l’idea che si possa ragionare su un accordo amichevole.

Rimbalzo per UBI (+1,2%), mentre restano deboli BANCO BPM (-1,1%) e BPER (-1%). Positive in avvio anche UNIPOL (+1%) e UNIPOLSAI (+1,3%), mentre in fondo al listino scivola PRYSMIAN, in calo dell’1,3 per cento.

Partenza poco mossa per MONCLER (+0,2%), su cui potrebbe influire nel corso della seduta il fatto che la canadese Goose Holdings, nota per i suoi cappotti di coyote, ha presentato istanza per un’offerta pubblica iniziale, con piani per una doppia quotazione a New York e Toronto.