A 15 minuti dall’apertura delle contrattazioni i futures sui principali indici continentali scambiano in frazionale ribasso, preannunciando un avvio sottotono per le borse europee.
I listini del Vecchio Continente dovrebbero dunque aprire con variazioni contenute, seguendo perlopiù l’intonazione delle piazze asiatiche, protagoniste in mattinata di una lieve pausa di riflessione dopo aver raggiunto i massimi degli ultimi diciannove mesi, in attesa di conferme da parte di Wall Street sul proseguimento del rally a stelle e strisce che sembra inarrestabile.
Ieri infatti i quattro listini principali hanno realizzato gli ennesimi nuovi record, sostenuti dalla reiterata promessa di Trump sulla prossima manovra fiscale, che porterebbe un significativo abbattimento delle aliquote.
Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica odierna, negli Stati Uniti verranno diffusi i dati relativi ai permessi di costruzione rilasciati e ai nuovi cantieri edili di gennaio, oltre alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e l’indice sulla fiducia commerciale della Fed di Philadelphia per il mese di febbraio.
In Europa, invece, la BCE pubblicherà le minute del meeting inerente le decisioni di politica monetaria.
Per quanto riguarda l’Italia, ieri l’Ocse ha fornito un quadro contrastante, dipingendo una situazione in lieve ripresa grazie alla politica accomodante della Bce e ad alcune riforme strutturali come il Jobs Act, ma permangono elementi di incertezza, come il calo della produttività, che continuano ad appesantirne la crescita.
Da segnalare inoltre che la Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo sul decreto salva-banche nel testo votato dal Senato. Ora l’Assemblea passerà all’esame degli ordini del giorno e dovrebbe procedere con la votazione finale per l’approvazione del provvedimento.
A piazza Affari, occhi puntati sui bancari, dopo il calo di ieri delle popolari. Focus anche su INTESA, dopo che il presidente Gros-Pietro ha escluso novità sul dossier GENERALI, spegnendo le ipotesi di un’offerta entro fine mese per la compagnia triestina e alimentando l’idea che si possa ragionare su un accordo amichevole.
Attenzione su FCA, dopo che le stime Acea sulle nuove immatricolazioni in Europa (Ue + Efta) hanno mostrato una crescita annua del 15,2 per cento. La quota di mercato del gruppo è salita al 7%, rispetto al 6,6% di un anno prima.
Da segnalare infine che la canadese Goose Holdings, nota per i suoi cappotti di coyote, ha presentato istanza per un’offerta pubblica iniziale, con piani per una doppia quotazione a New York e Toronto; questa notizia potrebbe influire positivamente su MONCLER.
Fuori dal listino principale, focus su FINCANTIERI che ha ricevuto dal gruppo Norwegian Cruise Line Holdings un ordine per la realizzazione di 4 navi da crociera, con l’opzione per ulteriori 2 unità dal valore di 800 milioni ciascuna, che saranno consegnate a un anno l’una dall’altra a partire dal 2022 fino al 2025, e in caso di esercizio dell’opzione fino al 2027.