Dopo l’accantonamento del progetto di aggregazione di AGSM Verona con la trentina Dolomiti Energia [UTILITY – SFUMA LA FUSIONE CON AGSM, DOLOMITI ENERGIA PUNTA A PIAZZA AFFARI], ora la multi-utiity veneta non quotata sarebbe pronta a fare coppia con AIM Vicenza attraverso una fusione classica (e non per incorporazione). Lo riporta un articolo di “MF”, secondo cui la quota di maggioranza rimarrebbe comunque in mano ai rispettivi comuni, che attualmente controllano interamente le due società.
Nel caso in cui l’operazione andasse in porto, i marchi delle rispettive aree di business “rimarranno ben distinti, perchè la loro identità è ormai radicata nei rispettivi territori”. Il passo successivo sarebbe la quotazione in Borsa, grazie anche ai numeri: la nuova multi-utility veneta avrebbe un fatturato di oltre 1 miliardo, Ebitda superiore ai 130 milioni, Ebit poco sotto i 50 milioni, un utile sopra i 20 milioni e circa 2.250 dipendenti
La lettera d’intenti fra AGSM Verona e AIM Vicenza è stata firmata lo scorso dicembre e il passaggio nei Consigli Comunali è previsto entro fine marzo. Bisogna tuttavia considerare che in primavera ci saranno le elezioni amministrative nel comune di Verona, che non potrà approvare operazioni straordinarie nel mese e mezzo antecedente al voto.
COMMENTO
L’operazione s’inserirebbe nell’inevitabile e continuo processo di consolidamento in atto nel settore delle multi-utility, sia quotate (A2A, Hera, Iren, Acea e Ascopiave) sia non quotate. Ricordiamo che uno degli ultimi e principali deal in quest’ambito riguarda l’acquisizione del 51% di Linea Group Holding da parte di A2A lo scorso agosto.