Il Ftse Mib termina le contrattazioni appena sopra la parità (+0,2%) recuperando nel finale grazie anche alla discesa dello spread. Il tutto al termine di una giornata altalenante.
Andamento opposto, invece, per il comparto bancario, che lascia sul terreno l’1,3% e fa peggio dell’indice europeo (-0,9%), nonostante l’approvazione del decreto salva-banche, il provvedimento per sostenere le banche in difficoltà.
Quasi tutti i titoli del comparto hanno chiuso in rosso e tra le banche principali solo Intesa Sanpaolo termina sopra la parità (+0,3%). Il tutto nel giorno in cui l’istituto guidato da Carlo Messina ha fatto passi in avanti nella costruzione del sindacato per il prestito da 5,2 miliardi legato alla cessione a Glencore del 19,5% del colosso petrolifero russo Rosfnet.
Sostanzialmente invariato Banco Bpm (-0,1%) con il Ceo Giuseppe Castagna che ha dichiarato: “Non cederemo altri npl oltre agli 8 miliardi già concordati con la Bce”.
Tra le Mid Cap si è mossa in controtendenza Banco Desio (+0,3%), portando la performance da inizio anno a più 17 per cento.