Mercati – Ftse Mib chiude a -0,4%, Mediaset e Unicredit in controtendenza

Chiusura di ottava in negativo per le borse europee, in una seduta povera di spunti macro e in cui Wall Street sembra cominciare a prendersi una pausa dalla corsa su nuovi record degli ultimi giorni. In calo il Cac 40 di Parigi (-0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), mentre chiude sulla parità il Dax di Francoforte.

A Milano il Ftse Mib segna un -0,4% a 19.006 punti, comunque sopra i minimi intraday a 18,816 punti. In controtendenza infine il Ftse 100 di Londra (+0,3%) che beneficia anche del ribasso della sterlina, con il cambio GBP/USD scivolato a 1,242 dopo i dati deludenti sulle vendite al dettaglio.

A gennaio, infatti, i dati sul commercio al dettaglio in Gran Bretagna sono risultati nettamente sotto le attese, con le vendite al netto del carburante auto che hanno registrato un calo congiunturale dello 0,2%, mentre su base annua sono cresciute del 2,6% contro il 3,9 per cento.

Debole anche l’euro, con l’EUR/USD sceso a 1,062, sul riaccendersi del nervosismo degli investitori per le prossime elezioni in Francia, mentre si rafforza lo yen, tradizionale valuta rifugio. L’USD/JPY scende a 112,8 mentre l’EUR/JPY torna sotto quota 120 a 119,8.

Intanto sull’obbligazionario gli acquisti premiano il Bund tedesco con il rendimento sceso di circa 5 basis point allo 0,3%, mentre il Btp risale di circa 4 basis point al 2,18% riportando lo spread in area 187 punti base.

Tra le materie prime debole il petrolio con il Brent (-0,4%) a 55,5 dollari e il Wti (-0,5%) a 53,1 dollari, in attesa dei dati settimanali Baker Hughes sugli impianti di trivellazione in nord America.

Tornando a Piazza Affari, deboli i bancari con UBI (-2,1%), INTESA (-1,2%) e soprattutto BPER (-3,1%), che vede slittare a marzo l’acquisto della quarta good bank Carife, mentre chiude in controtendenza UNICREDIT (+2,1%) nell’ultimo giorno di contrattazione per i diritti di opzione dell’aumento di capitale.

Acquisti su MEDIASET (+2,3%) sulla possibilità della riapertura delle trattative con Sky per la cessione di Premium al colosso della pay tv britannico. La situazione di stallo con Vivendi avrebbe spinto il management del Biscione ad accelerare le trattative con gli uomini di Murdoch, su una base economica meno distante rispetto alle cifre circolate in passato.

Resiste alle vendite GENERALI (+0,5%) con il presidente Gabriele Galateri di Genola che si è detto pronto a valutare tutte le opportunità valide di collaborazione industriale che dovessero presentarsi, inclusa un’operazione con Intesa.

Nel lusso bene MONCLER (+0,4%) dopo che Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo sul gruppo del piumino da 18 a 23,5 euro, confermando il giudizio buy. Negative invece LUXOTTICA (-0,9%), FERRAGAMO (-0,5%) e YOOX (-0,8%).

Vendite su FCA (-1,3%), mentre proseguono le trattative tra General Motors e Psa per la cessione di Opel, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere valutata 2 miliardi. In calo infine i petroliferi con SAIPEM (-2%) ed ENI (-1,9%).