Retelit conferma l’interesse per l’area del Mediterraneo con l’adesione al progetto “Open Hub Med” (OHM). L’operatore italiano di servizi dati e infrastrutture ha infatti acquisito la partecipazione del 9,52% in capitale sociale di OHM per un controvalore di 0,1 milioni.
Il Consorzio siciliano Open Hub Med è il primo hub neutrale e aperto in Italia per lo scambio delle comunicazioni dati, principale approdo dei cavi sottomarini nel Mediterraneo Oltre a Retelit, gli altri aderenti sono Interoute Italia, Italtel, Eolo, MIX, Supernap Italia, Equinix Italia, Fastweb, In-Site, Vuetel Italia e il consorzio siciliano XMED.
L’investimento si inserisce nella strategia di massimizzazione del potenziale industriale e commerciale rappresentato dal cavo sottomarino AAE-1 e ne rappresenta l’ideale complemento. Retelit, infatti, oltre al punto di atterraggio del cavo sottomarino AAE-1 a Bari, potrà godere, da oggi, di un ulteriore polo per lo scambio dati nell’area del Mezzogiorno, indirizzando il traffico Internet, tramite i cavi sottomarini presenti nel polo OHM, verso Milano e i principali hub europei, attraverso le proprie dorsali di trasporto in fibra ottica.
Le stime più recenti indicano che il traffico dai paesi asiatici verso l’Europa aumenterà di quasi il 60% entro il 2019. La maggior parte dei dati attualmente converge a Marsiglia, il polo francese che oggi è il principale snodo indipendente del traffico dati sottomarino.
Si ricorda che Retelit è l’unico membro italiano del Consorzio AAE-1 (Africa-Asia-Europe-1), composto da 19 società che si sono unite per la costruzione e gestione di un cavo sottomarino che collega l’Europa all’Asia attraverso il Medio Oriente e l’Africa. Progetto grazie al quale Retelit potrà ampliare la propria presenza internazionale, raggiungendo 19 Paesi da Marsiglia a Hong Kong con una landing station di proprietà a Bari ed inaugurata lo scorso maggio.