Il gruppo guidato da Matteo Del Fante presenterà alla comunità finanziaria i nuovi target strategici relativi al periodo 2017-2021 lunedì prossimo, 20 febbraio, alle ore 14, insieme ai risultati preliminari consolidati 2016. Secondo l’ultima guidance, Terna dovrebbe archiviare il 2016 con ricavi pari a 2,1 miliardi, al di sopra dei 2,08 miliardi registrati nel 2015 ma in linea con le stime indicate dagli analisti. Nel 2019 il fatturato dovrebbe invece essere di 2,2 miliardi, al di sotto delle attese dei broker (2,25 miliardi).
Secondo le indicazioni societarie il margine operativo lordo dello scorso esercizio dovrebbe attestarsi a 1,53 miliardi, sostanzialmente in linea sia con l’Ebitda 2015 sia con il consensus. Anche per questa voce di bilancio il valore stimato dagli analisti per il 2019 è superiore alla guidance pari a 1,6 miliardi.
L’EPS 2016 è stato indicato pari a 0,29 euro, in calo del 2% su base annua, in linea con il consensus. L’utile per azione dovrebbe però superare quota 0,3 euro già nel 2019 sia secondo la guidance sia secondo gli analisti. Nel precedente Piano Strategico 2016-2019 Terna aveva indicato un dividendo per azione (DPS) in crescita del 3% all’anno fino ad arrivare a 0,225 euro nel 2019, una guidance ritenuta attendibile dagli esperti.
Nessuna guidance, invece, era stata data dalla società per il debito netto né al 31 dicembre 2016 né al 31 dicembre 2019. Le stime di consensus prevedono un passivo in crescita rispettivamente pari a 8,25 miliardi e 8,35 miliardi, fino ad arrivare a 8,46 miliardi nel 2020.
La guidance per gli investimenti è pari a 900 milioni, un livello inferiore alle Capex del 2015 (1,1 miliardi) ma superiore agli 870 milioni attesi dagli analisti. Nel 2019 gli investimenti dovrebbero scendere fino a 650 milioni, un valore calcolato sulla base delle Capex cumulate 2016-2019 indicate da Terna nel Piano pari a 2,6 miliardi.