La controllata delle torri di Abertis ha conseguito nel 2016 una crescita dei ricavi (+15% a/a), dell’Ebitda (+23%) e dell’utile netto (+38%). L’Italia è il secondo mercato più importante con un peso del 34% sul totale dei ricavi. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 aumenta a 1,5 miliardi per gli investimenti in acquisizioni pari a 700 milioni. Nel 2016 Cellnex ha ampliato la sua presenza da 2 a 5 paesi per rafforzare la leadership in Europa.
Cellnex Telecom ha archiviato il 2016 con una crescita generalizzata dei suoi principali dati economici. I ricavi del tower operator spagnolo si sono attestati a 707 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto al 2015.
Per aree di attività, le infrastrutture per telefonia mobile hanno generato il 55% dei ricavi pari a 385 milioni, l’attività nel settore delle reti di diffusione audiovisiva ha prodotto il 33% dei ricavi pari a 174 milioni, mentre l’attività incentrata sulle reti di sicurezza e sulle soluzioni per la gestione intelligente delle infrastrutture urbane (IoT e Smart cities) ha realizzato il 13% dei ricavi pari a 65 milioni.
Il 55% dei ricavi di Cellnex (385 milioni) proviene dal segmento di business per la telefonia mobile. Le infrastrutture di radiodiffusione (235 milioni) rappresentano il 33%, mentre i servizi di rete il 12% (87 milioni). Nel 2016 Cellnex ha ampliato la sua presenza da 2 a 5 paesi per rafforzare la leadership in Europa.
L’Ebitda consolidato ha raggiunto i 288 milioni, in progresso del 23%, superando le stime per l’esercizio che indicavano un range tra il +15% e il +20 per cento.
Il 36% dei ricavi e 33% dell’Ebitda sono generati fuori dal mercato spagnolo (nel 2014 il 95% dell’Ebitda aveva origine in Spagna). L’Italia è il secondo mercato più importante con 239 milioni di ricavi (34% sul totale).
Il conto economico si chiude con un utile netto pari a 40 milioni (+38%) rispetto ai 29 milioni della chiusura del 2015.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 ammonta a 1.499 milioni, a fronte dei 927 milioni di fine 2015. Il rapporto annualizzato Net Debt/Ebitda si fissa a 4,6x e include il finanziamento di oltre 700 milioni investiti in operazioni di crescita in Italia, Francia, Olanda e Regno Unito.
Il portafoglio torri al 31dicembre 2016 conta di 16.929 siti (7.739 in Italia, 7.415 in Spagna, 725 in Olanda, 371 in Francia e 578 nel Regno Unito), a cui vanno aggiunti i 1.072 nodi (DAS e Small Cells) gestiti da CommsCon in Italia che sono cresciuti del 12% dall’acquisizione della società nel giugno 2016.
La crescita organica dei punti di presenza sui siti, a perimetro costante, è stata del 4,5% rispetto al 2015, mentre il numero medio di tenants per sito (tenancy ratio) ha raggiunto 1,62x, rispetto al 1,53x di dicembre 2015 (+6%). Ciò riflette la stipula di nuovi accordi di prestazione di servizi con operatori di telefonia mobile e operatori di telecomunicazioni e gruppi di comunicazione audiovisiva in Italia e Spagna.
Il titolo Cellnex, intorno alle 12.00, guadagna il 2,6% a 14,40 euro, sovraperformando l’Ibex in ribasso di mezzo punto percentuale.
Prospettive 2017
Senza considerare le operazioni di ampliamento del perimetro del gruppo, come l’accordo raggiunto con Bouygues Telecom agli inizi di febbraio (vedi TORRI – CELLNEX INTEGRERÀ 3.000 NUOVI SITI IN FRANCIA), le previsioni per il 2017 indicano una crescita del free cash flow oltre il 10%, dell’Ebitda in un range tra i 330 e 340 milioni e un dividendo in aumento del 10% rispetto al 2016.
Oltre alle opportunità di crescita inorganica, che nei prossimi anni continueranno a presentarsi sul mercato europeo, Cellnex proseguirà nella razionalizzazione dei siti ridondanti (fino a 2.000 tra il 2016 e il 2019); nella costruzione, insieme ad altri operatori, di nuovi siti (fino a 2.200 torri nel periodo 2016-2012); e la densificazione della rete mediante nuovi nodi DAS (Distributed Antenna System) con una crescita stimata ogni anno del 20%sino al 2021.