Settimana all’insegna degli acquisti quella appena passata per Piazza Affari con il Ftse Mib che guadagna lo 0,8 per cento. Ancora meglio l’indice infrastrutture italiane che termina in rialzo dell’1,7%, sovraperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (+0,5%). Fnm e Toscana Aeroporti realizzano la miglior performance del settore con un +6,7%, bene anche Rai Way (+5,6%), Astm (+5%) ed Enav (+4,5%). Tra i peggiori troviamo Fnm (-3,6%) e Toscana Aeroporti (-2%).
Nell’ultima settimana gli investitori hanno premiato particolarmente Fnm che mette a segno il +6,7 per cento. A sostenere le quotazioni, la comunicazione ufficiale in cui “Fnm precisa che sono attualmente in corso analisi e valutazioni preliminari in merito alla fattibilità di una eventuale operazione di integrazione che potrebbe coinvolgere FNM, la società partecipata Trenord Srl e il Gruppo ATM”.
Rialzo frazionario per Save che guadagna lo 0,8 per cento. Enrico Marchi e Andrea de Vido avrebbero trovato un accordo su Finint, holding posseduta pariteticamente dai due manager che controlla il 59,6% di Save. È quanto riportano fonti di stampa specificando che la soluzione trovata per liquidare de Vido comporterebbe un impegno finanziario importante per Marchi, ma ci sarebbero almeno quattro fondi infrastrutturali internazionali che si sarebbero fatti avanti per affiancare Finint nell’azionariato di Save.
All’interno del listino principale Atlantia avanza dell’1,1% dopo le ultime cinque sedute. Allianz Capital Partners, Abu Dhabi Investment Authority (Adia) e Caisse de Depot et Placement du Quebec, il secondo fondo pensione canadese per dimensione, sarebbero pronti a presentare un’offerta per il 15% di Autostrade per l’Italia (Aspi) messo in vendita da Atlantia. La partecipazione verrebbe stimata intorno a 2,5 miliardi.
Si arresta il rally di Aeroporto di Bologna durato per 16 sedute consecutive. Il titolo ha chiuso l’ottava in flessione dell’1,5 per cento. Da inizio 2017 ha incrementato il proprio valore del 56,9 per cento. Le azioni beneficiano di solidi fondamentali, supportati anche dalla progressiva crescita del traffico passeggeri. Grazie a tale dinamica lo scalo felsineo dovrebbe chiudere il 2016 con risultati in netto miglioramento rispetto al 2015, che potrebbero inoltre consentire di confermare o addirittura aumentare il dividendo.