Le borse europee perdono terreno rispetto alla mattinata e intorno alle 15:50 presentano un andamento contrastante, in una giornata orfana di Wall Street per la festività del President’s Day. Positivi il Dax di Francoforte e l’Ibex 35 di Madrid, rispettivamente a +0,5% e + 0,2 per cento. Lievemente sotto la parità, invece, il Ftse Mib di Milano, il Cac 40 di Parigi e il Ftse 100 di Londra, con variazioni negative tra lo 0,1 e lo 0,2 per cento.
In una giornata povera di appuntamenti macro rilevanti l’attenzione degli investitori è focalizzata su Bruxelles, dove i ministri delle Finanze della zona euro si incontrano per discutere il salvataggio della Grecia. A margine del meeting, il ministro Padoan potrebbe illustrare i dettagli della manovra correttiva italiana per soddisfare le richieste dell’Ue ed evitare la procedura d’infrazione. Il tutto in attesa del rapporto sul debito nazionale di mercoledì prossimo.
Intanto lo spread Btp-Bund si attesta in area 187 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,17%, mentre continua a tenere banco l’incertezza politica dopo le dimissioni di Matteo Renzi dalla carica di segretario del Pd.
Sul mercato delle valute, infine, poco mosso l’EUR/USD in area 1,062, mentre l’EUR/JPY risale a 120,1 e l’USD/JPY a 113,1. In rialzo la sterlina con l’EUR/GBP a 0,851 il GBP/USD a 1,247, nel giorno in cui parte il dibattito alla Camera dei Lord sul disegno di legge per la Brexit.
Fra le commoditites, acquisti moderati sul petrolio, in rialzo di circa mezzo punto percentuale, con Brent e Wti rispettivamente in area 54 e 56,1 dollari al barile, mentre l’oro è stabile a 1.238 dollari l’oncia.
A Piazza Affari gli acquisti premiano in particolare STM ed ENI, migliori titoli del listino rispettivamente a +1,7% e +1,2 per cento.
Fra le utilities, perlopiù in ribasso, spicca TERNA (+1%) dopo i risultati preliminari del 2016 e il nuovo piano strategico al 2021. Gli investimenti previsti per lo sviluppo della rete elettrica ammontano a 4 miliardi nei 5 anni, in crescita del 30% rispetto al precedente Piano. I ricavi del gruppo impegneranno circa 2,3 miliardi, mentre l’Ebitda è atteso a circa 1,7 miliardi nel 2021, con una crescita media annua del due per cento.
Tra i bancari inverte la rotta UNICREDIT (-0,7%) mentre si avvicina il termine dell’aumento di capitale. In ribasso anche BPER (-0,9%), che potrebbe acquistare le quote detenute da Pop. Vicenza e Veneto Banca in Arca Sgr, e BANCO BPM, in fondo al listino a -2,4 per cento.
Vendite anche su GENERALI (-1,2%) che venerdì ha acquistato 510 milioni di azioni ordinarie di INTESA (-0,3%), pari al 3,04% del capitale della banca. Oltre a questa partecipazione la compagnia detiene un ulteriore 1,0845% in prestito titoli, pertanto il totale dei diritti di voto si attesta al 4,492 per cento.
Acquisti nel comparto automotive su BREMBO (+0,6%) e FCA (+0,8%), ancora in scia alla possibile operazione General Motors-Psa.
In lieve rialzo anche LEONARDO (+0,4%) che, insieme a Siham Al Khaleej Technology (SAKT) e MBDA, ha presentato ad IDEX 2017 “SIHAM3”, un innovativo, autonomo ed efficace sistema d’arma integrato che garantisce capacità di difesa aerea e di superficie per tutte le tipologie di navi militari.
Fuori dal listino principale brilla ASTALDI (+3,8%), sostenuta dalla vittoria, in consorzio con altre società, nella gara per costruire l’autostrada Menemen-Aliaga-Candarli in Turchia. La notizia è trapelata da una fonte del ministero dei Trasporti turco, secondo cui l’offerta della multinazionale italiana sarebbe risultata la migliore fra le 6 presentate.