Il Ftse Mib chiude la settimana a 19.006,46 punti (+0,8%). L’indice Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale chiude a 16.061,20 punti (-1,7%), sovraperformando l’Euro Stoxx Oil&gas a 311,39 punti (-0,7%). Il petrolio chiude al ribasso con il brent a 55,54 dollari al barile (-1,9%) e il wti a 53,14 dollari (-2%). Migliori titoli Saras (+5%) e d’Amico (+3,3%).
Una settimana in rialzo per Piazza Affari, con il Ftse Mib che termina le contrattazioni a 19.006,46 punti (+0,8%).
Cinque giorni di volatilità per le quotazioni del greggio che hanno chiuso al ribasso. Il brent è a 55,54 dollari al barile (-1,9%) e il wti a 53,14 dollari (-2%). I dati Api sulle scorte particolarmente negativi hanno fatto scendere le quotazioni del greggio. L’indice Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale chiude a 16.061,20 punti (-1,7%), sovraperformando l’Euro Stoxx Oil&gas a 311,39 punti (-0,7%).
Per quanto riguarda i titoli del comparto, Eni è la peggiore tra le big cap e cede quasi il 2% a 14,12 euro. Il titolo non ha beneficiato della firma dell’atto che perfeziona la cessione a Bp della quota del 10% nella concessione di Shorouk, nell’offshore dell’Egitto. Non è servita neanche la notizia della progressiva distensione dei rapporti tra Usa e Cina, anche a seguito della telefonata dei giorni scorsi tra Donald Trump e il leader cinese Xi Jiping, che ha rotto il gelo che da tempo caratterizza i rapporti tra i due Paesi, e che potrebbe favorire lo sblocco della situazione in Mozambico per Eni. Paese dove il gruppo italiano intende cedere all’americana Exxon una quota del 15 per cento. Bene Saras che recupera il 5% a 1,53 euro su margini di raffinazione in netta risalita.