Tecnologia – Esprinet a +5,9% nell’ultima ottava dopo i risultati del 2016

Il Ftse Mib chiude in lieve rialzo (+0,8%) l’ottava dal 13 al 17 febbraio, piuttosto volatile e caratterizzata a livello internazionale dall’intervento del presidente della Fed, Janet Yellen, che ha aperto ad un possibile rialzo dei tassi nelle prossime riunioni, dai nuovi record di Wall Street e da alcuni importanti dati macro Usa. In Europa sono state diffuse le minute dell’ultimo meeting della Bce, mentre in Italia è stato approvato il decreto salva-banche.

Tonico il comparto tecnologico, con il Ftse Italia Tecnologia che ha chiuso la settimana a +4,1% sovraperformando nettamente l’indice settoriale europeo Euro Stoxx Tecnologia (+1,4%).

Il tutto grazie ad un’altra ottava positiva della big cap Stm (+4,4%); bene anche le mid cap con Reply che guadagna 4,8 punti percentuali ed Esprinet a +5,9% dopo aver pubblicato i conti del quarto trimestre 2016, chiuso con margini operativi oltre le attese.

Fra le small cap spicca Dada (+17%) seguita da Exprivia (+5,6%).

Poco mossa Tiscali (+0,2%), che ha registrato l’entrata in esecuzione dell’accordo industriale con Fastweb comunicato il 5 dicembre scorso. Fastweb acquisisce il ramo d’azienda Tiscali Business e potrà utilizzare le frequenze 3,5 Ghz nelle principali città italiane. Tiscali accede alla fibra Fastweb per collegare la propria rete wireless LTE e i clienti su rete fissa.

Nuovo massimo a 52 settimane, a 0,97 euro, per Be che però chiude l’ottava in calo dell’1,3% nonostante due importanti acquisizioni. La società guidata da Stefano Achermann infatti ha acquisito il 60% del capitale della “consulting boutique” tedesca Fimas GmbH per 1,24 milioni. L’accordo prevede l’opzione di acquisire la quota residua del 40% in due fasi successive: 30% entro maggio 2021 e 10% entro maggio 2024.

Inoltre Be ha comprato il 60% della ‘buotique’ spagnola Paystrat, specializzata nella consulenza per l’industria dei pagamenti, al prezzo di 180 mila euro. L’accordo prevede un’opzione per l’acquisto della quota residua (40%) in due fasi successive: 20% entro il 2021 e 20% entro il 2025.

Fra le telecomunicazioni, Retelit (-1,7%) ha acquisito per un controvalore di 0,1 milioni la partecipazione del 9,52% nel capitale sociale del consorio “Open Hub Med”, primo hub neutrale e aperto in Italia per lo scambio delle comunicazioni dati, principale approdo dei cavi sottomarini nel Mediterraneo.