Le quotazioni dei titoli della casa automobilistica di Maranello, con il rialzo odierno, si sono allontanate dal supporto statico di breve termine posizionato a 61 euro per tentare di ritornare a quota 63,20 euro, massimo storico del 14 febbraio scorso.
Da segnalare che il mood positivo che gravita intorno ai titoli della galassia Agnelli/Elkann sembra far passare in secondo piano pure un elemento importante come quello dei bassi volumi registrati nelle ultime sedute, compresa quella odierna.
Nel caso in cui venga superato il sopracitato top, il probabile target rialzista è individuabile in area 63,70/63,80, ossia nella parte alta del canale ascendente che sta ingabbiando il movimento da fine giugno 2016. A dominare sui corsi azionari di Ferrari c’è infatti un solido canale che ha portato i prezzi dai 33 euro del 24 novembre 2016 fino ai 62 e rotti attuali, con una perfomance positiva di circa il 90%.
Fino a quando le quotazioni di Ferrari rimarranno ingabbiate all’interno di questo canale, senza andare a violare a ribasso il limite inferiore che attualmente passa in area 59,80 euro (ma essendo dinamico, più passano i giorni più sale), tutti gli storni possono essere considerati occasioni per aprire nuove posizioni rialziste, ovvero incrementare quelle già in essere.