Un mix tra misure di contenimento dei costi, accelerazione di un rinnovato piano editoriale ed il lancio di nuovi prodotti, sono questi i driver su cui si muove il nuovo piano industriale triennale del Gruppo 24 Ore, approvato nella serata di ieri dal CdA. Un piano che dovrebbe portare ad una stabilità dei ricavi ed a un incremento della marginalità. Ancora nessuna anticipazione per quanto riguarda la ricapitalizzazione, necessaria per riportare il patrimonio netto in positivo, oltre che per dare al gruppo le risorse necessarie per il rilancio.
Nella tarda serata di ieri il CdA della casa editrice ha approvato il Piano Industriale 2017-2020. Un piano che vede come linee guida una complessiva stabilità dei ricavi, con la valorizzazione delle attività a maggior potenziale e redditività.
Le guidance sui margini indicano un miglioramento che beneficerà del contenimento dei costi diretti, della riduzione sostenibile dei costi del personale, unitamente alla razionalizzazione dei costi operativi. Sul fronte dei ricavi, le principali iniziative strategiche e gestionali prevedono l’adozione del nuovo ‘Piano Editoriale’ di rilancio per il quotidiano e sulla scelta strategica di una innovativa piattaforma web (digital first 24).
In merito alle altre aree di business, il piano prevede un forte impulso per l’area della ‘Formazione’ (Business School), la ridefinizione del modello di business della ‘Cultura’ privilegiando la marginalità rispetto alla crescita dei ricavi e l’ottimizzazione della performance della Radio.
Per l’agenzia Radiocor Plus integrazione sempre più stretta su contenuti e apporti dentro l’offerta consumer/strumento di lavoro del Gruppo Sole 24 Ore ed esplorazione di opportunità sul mercato.
Sul fronte dei costi le principali iniziative previste dal piano indicano una contrazione dei costi per materie prime, produzione e distribuzione. E’ inoltre prevista la riduzione del ricorso a collaboratori esterni e l’ottimizzazione dei costi degli editorialisti.
Sul fronte dei costi del personale è prevista un’ampia riorganizzazione dell’organico (giornalisti, dirigenti, poligrafici, grafici e radiofonici) che contribuirà in modo determinante a portare l’Ebit, anche dell’area Quotidiano, a un valore positivo entro l’arco di Piano.
Ulteriori efficienze sono inoltre attese dal contenimento dei costi legato alla ridefinizione e centralizzazione del processo per gli acquisti, dalla rinegoziazione dei principali contratti, dalla riduzione dei costi per servizi professionali e dal contenimento delle spese per servizi commerciali, marketing, vendita, pubblicità e promozione, legati anche alla cessazione di attività a bassa marginalità.
Per quanto riguarda il Quotidiano la marginalità nell’arco di Piano riflette l’attesa riduzione dei costi di produzione e distribuzione, la revisione dei costi di redazione tramite la riduzione delle collaborazioni esterne ed i minori costi del personale.
In merito alla raccolta pubblicitaria, il piano prevede il contenimento della caduta della raccolta advertising classica attraverso la valorizzazione di target e posizioni premium, lo sviluppo di nuove aree tematiche e l’incremento del prezzo medio.
Per Radio24 il piano prevede un incremento dei ricavi pubblicitari collegato al consolidamento della scelta della qualità e alla ulteriore ottimizzazione del palinsesto (i cui effetti saranno valorizzati dal 2018) rivolto a massimizzare il valore degli spot, una riduzione del costo dei collaboratori e l’ottimizzazione dei costi di manutenzione degli impianti.
Per l’area Tax & Legal il piano prevede il consolidamento delle Banche Dati “classiche” tramite un processo di rinnovamento dei prodotti esistenti, il lancio di nuovi prodotti e l’esplorazione di nuovi canali distributivi, oltre alla focalizzazione e riduzione del portafoglio periodici, con conseguenti benefici su costi di produzione e distribuzione.
Le attese indicano una riduzione dei ricavi complessivi con una forte variazione del mix verso attività ad elevata marginalità (significativa crescita delle Banche Dati e dei prodotti di editoria elettronica, riduzione dei Periodici).
Il business plan prevede un forte impulso all’attività della Business School, tramite un significativo ampliamento e rafforzamento della gamma prodotti.
La ridefinizione del modello di business della Cultura prevede la concentrazione delle attività espositive sulla città di Milano, Mudec e Palazzo Reale e la crescita della Linea di Sviluppo dedicata alla vendita di concept e allestimento di mostre realizzate dalla Business Unit per operatori internazionali.
E’ prevista una consistente riduzione dei costi dovuta alla razionalizzazione del numero delle mostre pianificate nel quadro del nuovo approccio strategico.
Per quanto riguarda la ricapitalizzazione, il Cda provvederà a convocare l’assemblea straordinaria definendo le dimensioni e caratteristiche dell’eventuale aumento di capitale, sulla base dei dati patrimoniali definitivi e del piano finanziario in corso di elaborazione.