Partenza in territorio negativo per le borse europee, in attesa della riunione dell’Ecofin e dei numerosi spunti macro della giornata. Intorno alle 9:20 il Ftse Mib di Milano arretra dello 0,7%, soffrendo il calo dei bancari. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,2%).
Sul fronte macro, giornata ricca di appuntamenti. I dati francesi sull’inflazione sono risultati sostanzialmente in linea alle attese, mentre gli indici Pmi manifatturiero e Pmi servizi di febbraio (preliminari) si sono attestati rispettivamente a 52,3 punti (53,5 punti il consensus) e a 56,7 punti (53,8 punti il consesus). Attesi oggi anche i Pmi di Germania, Eurozona e Usa.
Proseguono intanto le riunioni a Bruxelles sulla questione della Grecia, dopo che ieri il capo dei ministri delle Finanze della zona euro Jeroen Dijsselbloem ha detto che i prossimi aiuti ad Atene da parte dell’Europa potrebbero non essere imminenti poiché i colloqui sono ancora complicati.
Riparte in area 188 punti base lo spread Btp-Bund con il rendimento del decennale italiano al 2,19%, mentre resta sotto pressione il mercato obbligazionario francese che resta sotto pressione con il differenziale tra l’Oat e l’omologo tedesco in area 78 basis point.
Intanto il dollaro è risalito sia nei confronti dell’euro, con l’EUR/USD a 1,058, che dello yen, con l’USD/JPY a 113,5, in attesa dei discorsi di tre presidenti della Federal Reserve: John Williams (San Francisco) , Patrick Harker (Philadelphia) e Neel Kashkari (Minneapolis).
Sostanzialmente stabile l’EUR/GBP a 0,851 mentre il GBP/USD scende a 1,243, mentre oggi è previsto il voto alla Camera dei Lord britannica sul Disegno di legge per l’avvio dell’iter della Brexit.
Tra le materie prime, infine, in rialzo il petrolio con il Brent (+0,4%) a 56,4 dollari e il Wti (+0,8%) a 53,8 dollari, mentre arretra l’oro che scivola in area 1.233 dollari l’oncia.
Tornando a Piazza Affari, partenza debole per i bancari con INTESA (-1,2%) che oggi approva i risultati 2016. Si riunisce il cda anche di BANCA MEDIOLANUM (-0,6%), mentre scende UNICREDIT (-2,4%) che prosegue l’operazione di ricapitalizzazione con la Fondazione Crt che ha sottoscritto l’aumento di capitale per l’intera quota.
Sottotono anche UBI (-2,2%) dopo che Fitch ha tagliato il rating di lungo periodo da “BBB” a “BBB-” con outlook negativo.
Tra le utilities, poco sopra la parità TERNA (+0,1%) all’indomani della presentazione del nuovo piano al 2021, mentre nell’automotive bene BREMBO (+0,6%) su cui Kepler Cheuvreux ha alzato il target price da 63 a 69 euro, confermando il giudizio ‘buy’.