Ubi ha portato a compimento il progetto ‘Banca Unica’ con la fusione delle altre 5 banche rete, dopo aver incorporato le prime due lo scorso novembre. È stata finalizzata anche la migrazione nel sistema informativo della capogruppo. L’operazione è stata conclusa in anticipo di circa 4 mesi rispetto alle previsioni.
Ubi ha perfezionato la fusione nella capogruppo di Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare di Ancona, Banca Carime, Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica. Il tutto a seguito della stipula dei relativi atti di fusione lo scorso 2 febbraio.
La decorrenza degli effetti contabili e degli effetti fiscali decorrerà dal 1° gennaio 2017.
Per effetto dell’emissione di nuove azioni di Ubi Banca al servizio del concambio delle azioni di Bpa e Bvc (quelle di Bpb e Bbs sono state annullate in quanto detenute dall’incorporante Ubi Banca), il capitale sociale della banca lombarda è aumentato a 2.443.092.155 euro, suddiviso in 977.236.862 azioni prive di valore nominale.
Sul fronte operativo, si sono concluse con successo le migrazione delle cinque banche rete sul sistema informativo della capogruppo. Le migrazioni hanno riguardato circa 1.150 filiali.
Con l’incorporazione delle 5 banche rete, facente seguito a quella avvenuta a novembre di Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Regionale Europea, è stata sostanzialmente portata a termine l’esecuzione del progetto di ‘Banca Unica’, in anticipo di circa 4 mesi rispetto a quanto previsto nel piano industriale varato a giugno.