La prima linea di manager e alcuni membri del cda hanno sottoscritto azioni dell’aumento di capitale di Unicredit per un totale di 4,65 milioni di euro. Tra questi non risulta la partecipazione di Jean Pierre Mustier, che aveva promesso di comprare azioni per un controvalore paria a 2 milioni di euro. Il manager attenderà probabilmente di essere in regola con la compliance, dovendo rispettare i vincoli delle persone in possesso di informazioni riservate.
Buona adesione da parte della prima linea di management di Unicredit all’aumento di capitale della banca. Secondo i dati comunicati dalla società, hanno partecipato alla ricapitalizzazione 23 persone, tra prime linee e membri del cda, per un investimento complessivo pari a 4,65 milioni di euro.
Ma tra i sottoscrittori non risulta la presenza di Jean Pierre Mustier. L’amministratore delegato di Unicredit aveva dichiarato, durante la presentazione del nuovo piano industriale tenutasi il 13 dicembre scorso a Londra, di avere in programma l’investimento di due milioni di euro in azioni della banca. Scopo dell’operazione era allineare gli interessi del management a quelli degli azionisti, di modo da avere una garanzia in più negli sforzi della direzione per creare valore nel lungo periodo.
L’impegno a comprare i titoli dell’istituto di credito da parte del manager francese era stato accompagnato dalla decisione di ridurre del 40% il proprio stipendio fisso a 1,2 milioni e, per quanto riguarda il resto del top management, nel non conferire alcun bonus annuale per il 2016 e prevedere come unica forma di remunerazione variabile fino al 2019 il conferimento di azioni (Long term investment plan) per legare la redditività dei vertici a quella degli azionisti.
Mustier non si è tirato indietro rispetto all’impegno preso, ma gli acquisti debbono avvenire nelle finestre di tempo concesse dalla normativa che vincola le persone in possesso di informazioni sensibili.
Per quanto riguarda chi ha sottoscritto le azioni, lo sforzo più consistente è venuto dal presidente Giuseppe Vita, che ha investito 1,1 milioni. Forte commitment anche da parte di Olivier Kahyat, co-head della divisione Cib, che ha sottoscritto azioni per 799 mila euro e di Theodor Weimer, country chairman della Germania, che ha esercitato diritti per 713 mila euro. Tra gli altri, rilevante anche l’investimento di Maurizio Beretta, capo della group identity e comunicazione (343 mila euro), del general manager Gianni Franco Papa (293 mila euro) e del responsabile dell’asset management Giordano Lombardo (298 mila euro).
Da segnalare anche l’acquisto di 15 mila diritti di opzione da parte di Luca Cordero di Montezemolo, vicepresidente del consiglio di amministrazione. I diritti potranno essere esercitati ancora per due giorni, fino a giovedì 23 febbraio.
La tabella segurente riporta gli investimenti da parte del management Unicredit.


























